La scommessa de “La Gru” è da sempre stata quella di muoversi in svariati ambiti disciplinari (la storia, la letteratura, l’indagine del presente, le arti, il pensiero filosofico e politico), per provare a ricomporre un’unità tra le arti e i saperi, tra la comunicazione letteraria, quella artistica, e quella storico-politica, nella ferma intenzione di combattere e superare il Trentennio dell’ideologia della separazione delle discipline, della rimozione della memoria e della interruzione culturale.
Nonostante la condizione di costante precarietà economica, “La Gru” ha potuto in questi anni crescere in qualità e visibilità, tanto da essere riconosciuta e stimata come uno dei più interessanti laboratori di pensiero poetico (se ne sono già occupati i quotidiani L’Unità, Il Riformista, Il manifesto, Gli altri, Le monde diplomatique, Il Giornale, Libero, Il foglio, il Corriere della Sera, Left, Micromega, la televisione RedTv, le radio Radio24 e Radio3), grazie anche alle firme di grande prestigio e spessore che ha l’onore di ospitare, come il poeta americano Jack Hirschman, uno dei nomi più noti della poesia mondiale, il giornalista Furio Colombo, l’ex Presidente della Commissione parlamentare sul terrorismo e le stragi Giovanni Pellegrino, il filosofo Alfonso Cariolato, lo scrittore francese Aymeric Monville e lo storico arabo Marwan Rashed.
In questo numero si continua il dibattito de “La sinistra da rifare” (con interventi di Riccardo Fabiani, Luigi-Alberto Sanchi, Giampiero Marano, Oliviero Diliberto, Gianni D’Elia e Daniele Maria Pegorari; a seguire le conversazioni con Furio Colombo e Nichi Vendola dello scorso anno), si affronta la questione della rimozione del genere poetico (e della cultura) dal media con la sezione “Calpestare l’oblio” (con interventi di Davide Nota, Gianni D’Elia, Franco Buffoni, Raimondo Iemma), si parla di narrazione e di favola nella sezione “Il racconto, le voci” (con interventi e brani inediti di Alfonso Cariolato, Leonardo Bonetti, Gianluca Pulsoni, Federico Nicolao, Milan Jodic) e come sempre molte pagine sono dedicate alla poesia inedita e ai nuovi autori, poeti e poetesse di venti e trent’anni che sempre più difficilmente riescono a trovare uno spazio collettivo non solo di espressione individuale ma di scambio e crescita.
Speriamo che questo importante spazio possa, anche grazie ad una auspicabile collaborazione con le istituzioni locali, radicarsi più organicamente al territorio piceno e marchigiano, con cui pure "La Gru" ha da sempre voluto mantenere una costante relazione, al punto da titolare due importanti editoriali del proprio lavoro di ricerca “La scuoletta marchigiana”, e “Nuova residenza e territori paralleli”, in cui nel particolare si analizzano le metamorfosi della nuova geografia della periferia ascolana e del cosiddetto “non-luogo” che la unisce alla costa.