"I precari che ereditiamo sono 200.000, un numero spaventoso, che è il frutto di politiche disinvolte del passato che la scuola non era in grado di finanziare", ha detto la Gelmini durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi, in cui ha presentato il nuovo anno scolastico e la riforma della scuola superiore. "Nessun governo può assorbire 200.000 precari".
Il ministro ha detto di stare facendo uno sforzo di razionalizzazione circa il numero degli insegnanti non di ruolo da far lavorare, che si basa sull'entità della popolazione scolastica.
"Prima di chiedere più risorse al governo ci si deve preoccupare di ottimizzarne l'impiego. In un periodo di stretta sui conti pubblici è utopico chiedere ora più risorse", ha detto Gelmini giustificando il fatto che non sono stati previsti grandi investimenti pubblici sulla scuola.
Riguardo la riforma della scuola superiore, la Gelmini ha annunciato una riduzione del monte ore ma un incremento degli insegnamenti scientifici e delle lingue, in particolare l'inglese.
Tra le altre novità, l'istituzione di due nuovi licei, il musicale e coreutico e quello delle scienze umane, e il riordino degli istituti tecnici e professionali per favorire il rilancio del 'made in Italy'.