Carlo Crivelli illumina il luglio piceno

Carlo Crivelli illumina il luglio piceno

Ad agosto ulteriori manifestazioni a Montefiore, presso la chiesa di San Francesco

Il ricco calendario di eventi, promosso dalla Provincia in collaborazione con Regione, Svim (Società di sviluppo della Regione Marche) e Diocesi di Ascoli Piceno è stato presentato stamani, a Palazzo San Filippo, dal Presidente della Provincia Piero Celani, dall’assessore alla Cultura Andrea Maria Antonini, dal prof. Gino Troli curatore scientifico dell’iniziativa, da Ivan Antognozzi funzionario dello Svim e dall’architetto Michele Picciolo delegato della Diocesi per i rapporti con le Soprintendenze.

Il primo appuntamento avrà luogo ad Ascoli, giovedì 15 luglio, alle ore 17, presso la Chiesa SS Annunziata, con la conversazione culturale dal titolo “Carlo Crivelli e l’Annunziata: Ricostruzione di una presenza artistica perduta”. La prof. essa Simona Salvo, docente di Restauro architettonico della facoltà di Architettura di Ascoli, spiegherà la storia del complesso monumentale piceno mentre il prof. Stefano Papetti  (curatore delle raccolte comunali di Ascoli) parlerà delle tre celebri opere del Crivelli custodite per molto tempo presso la chiesa dell’Annunziata e poi disperse per varie vicende storiche. A seguire, alle ore 21.30, sempre nella chiesa dell’Annunziata, si svolgerà un recital sulla figura del Crivelli con protagonisti Stefano Artinssuch e Veronica Barelli su testi curati dal prof. Troli.
“La Provincia ha il compito di promuovere il territorio anche attraverso gli aspetti culturali che la caratterizzano – ha evidenziato il Presidente Celani – in questa prospettiva ha costruito, insieme agli altri soggetti interessati, questo ricco pacchetto culturale incentrato sulla figura di un grande personaggio che ha vissuto nel Piceno come il Crivelli. Ringrazio la Regione e gli Enti che hanno dato vita insieme a noi a questo evento di grande  rilievo culturale che permette di proiettarci all’esterno con una vetrina di qualità”.
L’assessore Antonini, ricordando come “la Provincia abbia ancora una volta svolto un ruolo decisivo nella seconda edizione del progetto Neptune”, si è soffermato sulle motivazioni storico- culturali dell’iniziativa che vede protagonista “l’Umanesimo adriatico come uno degli elementi portanti dell’identità del Piceno, territorio ricco di straordinarie relazioni culturali, sociali, politiche ed economiche testimoniate da una serie di opere d’arte di grandissimo valore evocativo. L’Assessore ha anche annunciato che ad agosto si svolgeranno ulteriori manifestazioni a Montefiore, presso la chiesa di San Francesco, con l’istallazioni touch screnn sul Crivelli.

L’architetto Picciolo è quindi entrato nei dettagli della mostra dal titolo “L’arte ad Ascoli al tempo del Crivelli- Il mecenatismo di un vescovo umanista: Prospero Caffarelli che verrà inaugurata sabato 17 luglio, alle 18.30, al Battistero”.  L’esposizione, che verrà presentata alle ore 17.30 presso il museo archeologico statale di Ascoli, si pone come obiettivo quello di esplorare il fenomeno dell’umanesimo ad Ascoli e le sue relazioni con gli altri ambiti culturali. In esposizione ci saranno eccezionali veli serici del XIV-XV secolo, recentemente ritrovati e strettamente legati ai modelli dipinti nell’iconografie del Crivelli. Si potranno anche ammirare il restauro della Madonna delle Grazie di Pietro Alemanno, il busto del Reliquiario di S. Benedetto Martire (venerato per secoli dagli ascolani) e il paliotto serico del XV secolo conservato nel Museo Diocesano che tanti rimandi ha con i piviali e le dalmatiche indossate dai santi dipinti in tutto il Rinascimento. Infine, grande richiamo della mostra, sarà la splendida statua d’argento del patrono della città Sant’Emidio, capolavoro dell’orafo Pietro Vannini.

 “Tutte queste opere trovano il proprio denominatore comune nella committenza di un colto e importante mecenate quale fu il Vescovo Prospero Caffarelli” – ha dichiarato l’architetto Picciolo – un vescovo che per 36 anni ha governato la città con grande spirito di fede e di servizio”.

Ivan Antognozzi dello Svim ha spiegato le ragioni del successo e del finanziamento del progetto. “L’Unione europea vuole dar vita a una macroregione adriatica che interseca motivazioni culturali, storiche e sociali – ha affermato Antognozzi – e questo progetto ne agevola il disegno e vede la Provincia di Ascoli perfettamente in linea con gli obiettivi comunitari”.

Anche il prof. Troli ha sottolineato le motivazioni del progetto, ricordando come “l’Adriatico rappresentò nel ‘400 e per molti secoli una sorta di “pianura liquid” dove per secoli tutte le nazioni che si affacciavano sulle due sponde di questo mare erano legate da profonde radici comuni, culturali, sociali ed economiche”.