L’assessore è intervenuto ieri ad un incontro al Palafolli organizzato dal Rap – Rete artisti piceni. Carlo Lanciotti della Compagnia dei folli si è fatto portavoce del malessere generale, anche alla luce dei grossi tagli che la manovra del governo imporrà al settore cultura: meno 50% per i fondi nazionali e meno 70% per quelli regionali.
«Basta parlare di destra o sinistra, non possiamo più aspettare le beghe politiche – aveva detto Lanciotti – il nostro settore sta morendo. Qui nel sud delle Marche ci sentiamo tagliati fuori, isolati dal resto della regione. Abbiamo enormi difficoltà a capire i bandi della Regione, non sappiamo mai a chi poter far riferimento. Veniamo da trent'anni di sofferenze».
Allora ecco qualche proposta da parte del Rap. Istituire giornate di formazione, ripartire le risorse su tutto il territorio «troppe volte – ha spiegato Lanciotti - ci sono stati flussi di denaro destinati solo ad altre zone, noi abbiamo difficoltà a reperire anche 500 euro». Altre richieste sono state la creazione di uno sportello cultura, la realizzazione di un’anagrafe culturale e magari facilitare l’accesso al credito con le banche. Poi Annalisa Gianfelice del Coro Ventidio Basso ha parlato di un sogno: far diventare il Massimo ascolano un teatro di tradizione. «Chiediamo aiuto per realizzare questo progetto» ha detto.
E un accenno di polemica Lanciotti lo riserva all’Amat e al presidente Gino Troli. «Abita a San Benedetto, a 12 minuti di auto da qui, ma in dieci anni non si è mai visto da queste parti. Oggi non è stato invitato. Non se lo meritava».
A difesa dell’Amat sono poi intervenuti una rappresentante dell’associazione 7/8 chili, e Stefano Artissunch e Danila Celani di Synergie Teatrali. Lanciotti ha replicato come il suo fosse stato un intervento personale.
L’assessore ha garantito che il presidente Troli quanto prima si confronterà con le associazioni picene ed ha poi rassicurato l’amministrazione provinciale. Sono in arrivo 400 mila euro, di cui il 53% destinati all’Ascolano e il 47% al Fermano, per l’accordo di programma “Giovani ricercatori di senso”.