Aldo Busi contro il Papa. E la Rai lo caccia

Aldo Busi contro il Papa. E la Rai lo caccia

Cesa Udc: «Dileggiata la guida spirituale dei cattolici». La Rai: «Gravi violazioni alle regole»

«Il direttore di Raidue, Massimo Liofredi, sentito il direttore generale della Rai Mauro Masi - si legge in un comunicato - ha ravvisato nel comportamento dello stesso palesi e gravi violazioni delle regole e delle disposizioni contrattuali. Pertanto, Aldo Busi verrà escluso dalla partecipazione alle prossime puntate dell'Isola dei famosi e dalle altre trasmissioni della Rai».
E oggi partono gli strali della politica. Il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa, tra un appuntamento elettorale e l'altro, riesce anche ad interessarsi di un problema tanto grave.
«La maggioranza, in Commissione di Vigilanza e nel Cda Rai - ha dichiarato Cesa in una nota -  ha fatto di tutto in questi giorni per imbavagliare i talk show e perché in tv venissero bandite la politica e le critiche al governo. È singolare che altrettanto zelo non venga dimostrato nel controllo dei contenuti di altri programmi del servizio pubblico. Da Busi è stata dileggiata senza ritegno davanti a milioni di telespettatori la guida spirituale dei cattolici nel mondo. L’azienda e la Vigilanza tolgano il paraocchi e guardino cosa succede negli altri programmi».
In fretta e furia Maurizio Lupi, Pdl, componente della commissione di Vigilanza Rai ha risposto: «Aldo Busi - ha spiegato - ha insultato, davanti ad una platea di milioni di telespettatori, il Papa. La Rai dovrebbe fare servizio pubblico, non mandare in onda a pagamento trasmissioni e personaggi che offendono il Santo Padre e tutti i credenti».
Lo scrittore durante la diretta dal Nicaragua ne aveva avute un po' per tutti. Prima aveva criticato il segretario del Pd Bersani da lui definito "inesistente". «Finché la sinistra sarà clericale - ha detto Busi - sarà solo una brutta copia della destra». Poi se l'è presa anche col premier Berlusconi: «Io pago le tasse e sono orgoglioso di farlo - ha precisato - Se non fanno questa legge delle due aliquote al 23 e 33 per cento, del "meno tasse ma per tutti" a cosa è servito Berlusconi? Cosa fa?».
Di qualche ora fa la notizia della radiazione di Busi da tutti i programmi Rai. Ce ne faremo una ragione, certo. Stanotte dormiremo. Ma quali sarebbero «le palesi e gravi violazioni delle regole e delle disposizioni contrattuali» che lo scrittore avrebbe commesso? Forse esprimere le proprie opinioni? Nessuno è libero di offendere chiunque, sia chiaro. «In Italia - ha raccontato Busi - il più grande criminale non è chi commette i crimini, ma chi li denuncia. Io in questo momento sono il più grande criminale».

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