”Santità oggi Ella si sente a casa sua”ha detto la presidente della comunità luterana di Roma Doris Esch. Gli ha fatto eco il pastore Jeans Martin Kruse :”siamo veramente contenti per questo evento, per noi è un giorno di gioia. Benedetto XVI conosce bene la nostra chiesa e la nostra comunità così come la teologia luterana e la sua spiritualità. Il fatto che abbia accettato di pregare con noi - ha proseguito il pastore – conferma i rapporti cordiali con la Chiesa cattolica” Martin Kruse,ha tenuto in particolare a ricordare l’amicizia che la chiesa luterana ha con i benedettini di San Paolo fuori Le Mura, i Focolari, la Comunità di Sant’Egidio, i connazionali del Collegio Germanico e della comunità dei cattolici tedeschi , presenti nella chiesa. Nell’indirizzo di omaggio Benedetto XVI ha parlato in tedesco di unità fra cristiani;”ci sono tanti elementi di unità,oggi ascoltiamo la stessa parola di Dio,guardiamo insieme all’unico Cristo…..abbiamo distrutto noi la nostra unità,abbiamo diviso l’unico cammino in tanti cammini. Se siamo qui è perché ascoltiamo la stessa parola di Dio rendendo testimonianza dell’unico Cristo. Ci rende tristi sapere che questa divisione è il risultato di una situazione peccaminosa ma dobbiamo anche sapere che l’unità è un dono che ci può essere dato solo da Dio”.
Benedetto XVI è il secondo Pontefice che si reca in visita presso la comunità luterana, piccola ed eterogenea, che abbraccia il perimetro della capitale e della provincia, composta da un migliaio di persone, tedeschi, finlandesi, danesi, svizzeri, austriaci e lettoni. L’11 dicembre del 1983 nel quinto centenario della nascita di Lutero la Christus kirche ricevette la visita per la prima volta dal tempo della riforma, di un pontefice, Giovanni Paolo II.
Martin Lutero riformatore religioso tedesco nacque a Eisleben in Sassonia nel 1483. Figlio di un piccolo proprietario studiò presso l’università di Erfurt con l’intenzione di diventare giurista. Il 2 luglio del 1505,durante un temporale,fu buttato a terra da un fulmine che colpì un compagno al suo fianco. Per il terrore Lutero fece voto di farsi monaco se fosse sopravvissuto. Questo episodio fu determinante nella sua conversione religiosa che da tempo turbava il giovane. Divenne quindi monaco agostiniano e si dedicò allo studio ed all’insegnamento della teologia. Nell’inverno 1510-1511 visitò Roma per questioni relative all’ordine agostiniano e rimase scandalizzato dal fasto e dalla mondanità della sede papale.
Nel 1517 il vescovo di Magonza e primate di Germania organizzò una campagna per procurarsi denaro vendendo indulgenze – il cristiano,offrendo una certa somma alla Chiesa acquistava una indulgenza cioè la certezza di essere liberato dinanzi a Dio dei suoi peccati – Lutero non potè accettare che le pene per i peccati fossero evitate con un versamento di denaro ed il 31 ottobre del 1517 inchiodò sulla porta della chiesa del castello di Wittenberg un foglio che recava formulazioni di dottrina contrarie alla vendita di indulgenze. Questo atto è tradizionalmente considerato l’inizio della Riforma protestante. Roma reagì facendo iniziare un processo contro Lutero. Molti videro in Germania il segno desiderato della resistenza contro le interferenze politiche del papato e contro i sintomi di decadenza morale della Chiesa romana. Molti principi presero le difese di Lutero e lo scontro divenne durissimo. Il 15 giugno del 1520 il papa Leone X emanò la bolla Exsurge Domine che scomunicava il teologo tedesco. Il 10 dicembre dello stesso anno Lutero pubblicamente bruciò la bolla papale. Da questo momento il teologo fu il personaggio principale di un movimento religioso e politico che, in breve, si estese a molti paesi del nord Europa.