dei Ss. Simone e Giuda a Monticelli organizzato dal Cinecircolo “Don Mauro-Nel corso del tempo”. Verrà proiettato “Il nastro bianco” di Michael Haneke, con Ulrich Tukur e Susanne Lothar (144'), Palma d’oro al Festival di Cannes 2009 e candidato come miglior film straniero agli Oscar 2010.
La storia è del 1913, ambientata in una cittadina di campagna nel nord della Germania, dove una serie di eventi sconvolgono la tranquilla vita della popolazione. Quando le indagini porteranno alla luce i responsabili di quegli atti di vandalismo, si scoprirà che gli ideatori sono dei bambini della scuola che avevano creato una sorta di società segreta forse influenzati dalle sempre più pressanti idee naziste.
Come nei due "Funny Games", come ne "La pianista", come in altre occasioni, Haneke continua a riflettere sulla violenza. E qui entra in quella che genererà il male assoluto. Tutto funziona alla perfezione nello scenario scelto dal regista: la claustrofobia del paesino è direttamente proporzionale al suo funzionamento. Ci sono regole che non possono essere disattese, pena la punizione immediata in senso correttivo. La mancanza del nastro bianco, segno di purezza, spezza la ferrea armonia di una comunità che sta in piedi solo grazie ad un complice silenzio. Paura, rassegnazione, adeguamento alle regole esistenti. Calato in un clima freddo e distante, dove il gelo atmosferico corrisponde a quello dei sentimenti, e la ragione ha ceduto il passo alla nuda irrazionalità, il copione scandisce con struggenti fremiti il nascere e il formarsi di quella generazione che passerà dalle durezze della guerra mondiale e poi penserà di sfogarsi applaudendo la follia del nascente nazismo. Haneke sceglie il Bianco e Nero, gira alla maniera dei film dell'espressionismo tedesco, lavora sulla forma e affonda il coltello in quel seme della violenza che alberga nel profondo della natura umana e talvolta, sollecitato, riemerge. Affresco lirico e duro, apologo antirealista, dramma calato in un tempo preciso e insieme dal respiro metastorico, il film denuncia crudeltà, egoismo, dogmatismo, che distorcono la verità dell'essere umano.
L’attività del Circolo ha il contributo della Fondazione Cassa di Risparmi odi Ascoli Piceno ed il patrocinio del Comune e della Provincia di Ascoli Piceno.
Per poter accedere alle proiezioni, occorre essere soci del Circolo attraverso il versamento della quota annuale di iscrizione che è fissata in 7 Euro (5 Euro per giovani fino a 25 anni) e che potrà essere versata direttamente all’inizio di ogni serata. L’accesso alla sala (per i soci) è di € 3.00
Altro appuntamento con il cinema sabato 27 febbraio, sempre alle 21, con la proiezione di Fesibum, film-commedia a episodi, parodia del più famoso fra i Social Network, Facebook. La proiezione rientra nell’ambito della iniziativa “Testimoni digitali: consapevolezza e responsabilità nei Social Network” che il Cinecircolo di Monticelli sta portando avanti in collaborazione con l?Associazione Culturale “la Corolla” e la Commissione Diocesana per le Comunicazioni Sociali. Sarà presente in sala per spiegare come le relazioni stanno cambiando nell’era Internet, il dott. Francesco Giovannozzi, psicologo della Asur13.
Ingresso riservato ai soci del Cinecircolo e ai partecipanti all’iniziativa “Testimoni digitali”.
Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito: www.donmauronelcorsodeltempo.org o www.parrocchiamonticelli.org oppure inviare una e-mail all’indirizzo: cinecircolodonmauro@gmailcom.