carri allegorici delle Parrocchie e amo il “carnevale ascolano” in quanto tale. In questi ultimi anni, secondo me, il “carnevale ascolano” sta prendendo una brutta piega (…simpatica questa è! Sarebbe un’altra bella mascherata…) come già riportato da un quotidiano locale di domenica: “…nonostante le critiche sollevate da chi le giudica poco inclini alla tradizione, anche quest’anno sono state molte le richieste da parte dei gruppi per potersi esibire su una postazione fissa…”. Io sono tra quelli che giudicano poco incline alla tradizione la postazione fissa. Quest’anno abbiamo superato ogni limite di decenza.
Io ho sempre preferito mascherarmi o singolarmente o con gruppo itinerante, anche in questo carnevale la scelta è stata come gruppo itinerante e credetemi negli spazi dove erano presenti postazioni fisse ( quindi “dappertutto” ) non si riusciva a parlare con la gente per quanto era alto il volume di …“queste compagnie teatrali”, inoltre si trovava tutta la gente rivolta verso la postazione e quindi con le spalle alla mal capitata macchietta e/o gruppo.
Le singole macchiette e i gruppi itineranti fanno il carnevale con la gente e per la gente e a volte, anzi spesso, la battuta te la dà (detta in ascolano: …te’ la tira) lo spettatore di turno, il turista, l’amico e il familiare, l’ascolano ….
Non dico di abolire queste postazioni, perché sarebbe mancanza di democrazia, ognuno è libero di mascherarsi come vuole, ma gestirle, e qui mi rivolgo all’Associazione del Carnevale e il suo Presidente, diversamente. Per esempio perché non mettere a disposizione appositi siti per questi gruppi tipo pizza Ventidio Basso (S. Pietro Martire), piazza S. Agostino, piazza della viola ecc, o anche programmare una giornata dedicata esclusivamente alle postazioni fisse (sabato?, lunedi?).
Sicuramente non interesserà a nessuno, ma se nulla dovesse cambiare, difficilmente continuerò a mascherarmi, anche perché gli anni passano e la forza per urlare è sempre meno.
Comunque buon martedì e complimenti a tutte le maschere fisse o non…».