dalla prigione di un amore distruttivo alla gioia di uno duraturo. Circa 150 persone provenienti da varie località hanno affollato l’Auditorium dei Sibillini della Fondazione Carisap per ascoltare il relatore, psicoterapeuta, docente universitario, autore di decine di libri su temi psicologici. Un evento che si inserisce tra le attività culturali e formative organizzate dall’Aipac e legate alla Psicologia della Comunicazione che stanno facendo di Amandola un importante centro di riferimento in questo settore, a cominciare dal corso triennale di Counseling già funzionante da due annualità mentre ad aprile partirà il nuovo primo anno per il quale è già possibile iscriversi (info@aipacformazione.com - Domenico Baratto tel. 3343004636). Un corso incentrato sulla comunicazione di coppia e sulle relazioni in genere, che svilupperà anche il tema trattato da Nanetti nell’incontro di domenica. Ma come si fa a distinguere l’amore distruttivo destinato a finire da quello “destinico” portatore di gioia e duraturo? Il primo dice Nanetti è fondato sulla logica del bisogno, in esso si esercita una pretesa nei confronti dell’altro, lo si vuole cambiare, in un continuo sforzo per renderlo diverso da quello che è. L’amore duraturo è mosso invece dalla logica del desiderio, dove si accetta l’imprevedibilità della risposta dell’altro rendendolo così libero di essere se stesso, dove si vive l’esigenza di confrontarsi, di evoluzione, di costruzione di un progetto insieme senza appoggiarsi all’altro, dove si ha il coraggio di rivelarsi con le proprie fragilità, superando la paura dell’inadeguatezza.
Quindi attenzione, avverte Nanetti, è fondamentale amarsi non solo per amare in modo sano l’altro ma anche per farsi amare. Passaggio importante è saper accettare la solitudine, non quella “subita” dove ci si svaluta e non ci si sente in grado di stare con un partner, ma quella “agita”, dove ci si arricchisce, si conosce di più se stessi, ci si prepara a star meglio con l’altro. E soprattutto ricordarsi che in una relazione sana il partner lo si sceglie ma non lo si cambia. Il presidente dell’associazione Aipac Formazione di Amandola Domenico Baratto ha anche anticipato un nuovo progetto nel settore del sociale che mette in rete 6 associazioni (oltre alla stessa Aipac, Os Aridum, Dimensione Natura, Non per forza ma per Amore, Cai, Spazio Famiglia) per promuovere attività e progetti nel settore socio-culturale, a cominciare di uno Sportello di Ascolto del disagio e di problematiche sociali dell’area montana da aprire ad Amandola. Molti i rappresentati istituzionali presenti come il sindaco Saccuti, il vice presidente Fondazione Carisap Virgili, il commissario Comunità Montana Sibillini Milani, il vice presidente della provincia di Fermo Gaetano Massucci, l’assessore Marinangeli, i consiglieri Ercoli e Canigola, sindaci e personaggi della cultura marchigiana.