Amandola, s'incontrano le realtà musicali

Amandola, s'incontrano le realtà musicali

Sul tavolo problematiche e linee di azione future da prospettare

di Fermo si è tenuto ad Amandola in collegamento con la rassegna Cantofestival. Rappresentanti di scuole di musica, conservatorio, bande, cori, festivals, rassegne, con la presenza di rappresentanti istituzionali tra cui il sindaco di Amandola Saccuti e l’assessore alla cultura Lancioni, si sono confrontati per mettere sul tavolo problematiche e linee di azione future da prospettare anche all’assessorato alla cultura Provinciale come suggerimenti ed indicazioni.
Esigenze primarie emerse il collegamento tra le varie realtà e la valorizzazione della qualità. E’ lo stesso Vincenzo Pasquali, presidente dell’Associazione e Scuola di Musica e Danza “La Fenice”, nonché organizzatore di Cantofestival e dell’iniziativa a spiegare le linee guida dalle quali partire. “Innanzitutto – afferma – imparare a vedere, a livello istituzionale, la musica, e la cultura, non solo come oggetto di spesa ma come investimento per creare lavoro. Ad esempio la nostra associazione da occupazione ad alcune decine di persone. Poi occorre attenzione a tutti i generi e le forme musicali. La discriminante deve essere solo per qualità. Si è assistito finora a settori che assorbono tantissime risorse finanziarie ed altri molto trascurati. Inoltre – continua Pasquali - si assiste spesso ad una disparità eccessiva tra grandi e piccoli centri. Più attenzione alle piccole realtà di qualità. Le scuole e Festivals più radicati in ambito provinciale possono fare da guida e creare dei pacchetti di spettacoli e servizi in ambito musicale per i teatri minori. Fondamentale trovare aspetti di collegamento, di interscambio e sinergie tra le varie realtà ed iniziative, come ad esempio nella comunicazione. Poi attenzione particolare per la formazione”. L’assessore provinciale alla cultura Bondonno, in collegamento telefonico, fa sapere che è importante costruire una rete per moltiplicare l’offerta permettendo anche ai piccoli comuni di usufruire di questa ricchezza di produzione e distribuzione di musica che c’è nel territorio grazie a soggetti di qualità. La rete permette di avere una progettualità comune e condivisa rispetto anche alla legge regionale sulla cultura. “Ma attenti – afferma Olivia Stocco direttore artistico di Perpianosolo – la burocrazia deve accelerare e farci sapere in tempo le disponibilità economiche che si hanno a disposizione prima dell’organizzazione delle attività e non all’ultimo momento”. Il docente del Conservatorio di Fermo Ugo Gironacci ricorda che occorre recuperare una formazione musicale nella scuola dell’obbligo ed in quella superiore, materia che rimane ancora cenerentola. Nicola Fabbroni, presidente dell’Anbima, associazione che raccoglie bande e cori della regione, ricorda l’importante ruolo sociale che hanno queste due tipologie del settore musicale, sottolineando che il livello è anche cresciuto negli ultimi anni grazie ai corsi di orientamento musicale.

Argomenti