Ascoli alla scoperta di Guareschi

Ascoli alla scoperta di Guareschi

Il titolo della mostra è “Non muoio neanche se mi ammazzano”

Il Centro Culturale “Clemente Rebora”, organizzatore dell’evento, ha invitato per l’inaugurazione, che si terrà lunedì 30 novembre alle ore18,00, il Prof. Paolo Gulisano dell’Università di Milano, saggista, scrittore e curatore della mostra stessa, che presenterà “L’avventura umana di Giovannino Guareschi”, di cui recentemente si è celebrato il centenario della nascita.
Questa iniziativa culturale, offerta alla cittadinanza ed in particolare agli studenti, vuole far conoscere meglio un uomo che non fu soltanto un grande umorista, il creatore di Don Camillo e Peppone, ma anche uno dei più importanti scrittori del ‘900 italiano.
Infatti, con una periodicità pressoché stagionale, le televisioni pubbliche e private ripropongono da anni i film del ciclo di Don Camillo, liberamente ispirati ai racconti di Giovannino Guareschi. Il favore presso il pubblico è sempre di grado elevato, e ciò ha consentito di certo il perpetuarsi della popolarità delle “maschere” di don Camillo e Peppone a più generazioni, ma non sempre ha reso pienamente merito al loro creatore, allo scrittore Guareschi, autore italiano tra i più letti e conosciuti anche fuori dal nostro paese.
Il titolo della mostra “Non muoio neanche se mi ammazzano”, è ripreso da una frase che Guareschi disse quando nel 1943 fu rinchiuso in un campo di concentramento nazista, una frase forte e umoristica nello stesso tempo, che non è espressione della pretesa volontaristica  e un po’ superomistica, ma che è espressione di un grande amore alla vita. Anni dopo, ricordando quella terribile esperienza, avrebbe scritto:” Non abbiamo vissuto come i bruti. Non ci siamo rinchiusi nel nostro egoismo. La fame, la sporcizia e il freddo, le malattie, la disperata nostalgia delle nostre mamme e dei nostri figli, il cupo dolore per l’infelicità della nostra terra non ci ha sconfitti. Non abbiamo dimenticato mai di essere uomini civili, con un passato ed un avvenire.” (Diario clandestino)
Foto tratta da www.guareschi2008.com