Nino Caffè, inaugurata la mostra a Roma

Nino Caffè, inaugurata la mostra a Roma

Centenario della nascita del grande pittore che per molti anni visse a Pesaro

Mantovani, la mostra antologica di Nino Caffè nel centenario della nascita del grande pittore che  per molti anni visse  a Pesaro.
Nato ad Alfedena in provincia dell’Aquila nel 1909,all’età di dieci anni si trasferì ad Ancona con la famiglia. Qui seguì la scuola di Ludovico Spagnolini e lavorò successivamente per l’antiquario Guerrieri facendo imitazioni di quadri antichi e paesaggi secenteschi. Nel 1930 si spostò definitivamente a  Pesaro in una abitazione di viale Trieste. Ebbe frequenti contatti con artisti locali per approfondire la tecnica e la conoscenza del disegno e  si iscrisse al “Gruppo sindacale marchigiano artisti”partecipando a mostre ad Ancona, Padova,Roma, Firenze. Nel 1935 si diplomò presso l’Istituto d’Arte di Urbino. Nino Caffè è definito “il pittore dei pretini”,questi neri o rossi con lunghe tuniche svolazzanti e con atteggiamenti fanciulleschi sono amabili, candidi.”Il pennello di Pesaro”come lo chiamò Irene Brin, giornalista colta e titolare della galleria l’Obelisco di Roma  lo definì come “colui che seppe tradurre pittoricamente la Roma dei Papi, quella di Bonifacio VIII,Celestino V, Giulio II,Pio IX,Pio XII e quella Roma fatta di cardinali, vescovi, suore e preti, scoppiettante e giocosa, tragica e caravaggesca, vegliarda e fanciullesca”. Nino Caffè ebbe una particolare predilezione per Roma ove aveva aperto uno studio in Via Gregoriana nel 1958 e qui ampliò le sue amicizie in campo artistico ed umano. Nel 1963 per motivi di salute chiuse lo studio nella capitale e ritornò definitivamente a Pesaro ove morì nel 1975 colpito da un infarto. A proposito di questa  città marchigiana,l’artista in una intervista rilasciata due anni prima della morte diceva: ”A Pesaro mi ci trovo bene e non ho nessuna intenzione di andarmene, perciò hanno ragione i pesaresi quando mi dicono – sei uno di noi-“
Il ministro Bondi ha definito l’artista “un grande pittore italiano che ha disegnato quella storia che esalta e dà forza alle radici cristiane della nostra terra”, mentre il senatore Mantovani, già eurodeputato, ha ricordato che qualche anno fa una mostra di Nino Caffè fu allestita presso il Parlamento Europeo con grande apprezzamento da parte dei politici europei. Nelle tavole dipinte ad olio ed esposte a Palazzo Giustiniani dice Carlo Franza “c’è la più grande lezione sulle nostre radici, sulle radici dell’Europa cristiana, una lezione per tutti i politici europei” parole quanto mai attuali.

Argomenti