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Astrum, astronomia e strumenti nei musei vaticani
Vengono presentati per la prima volta 130 meravigliosi ed affascinanti tesori astronomici
“Astronomia e strumenti: Il patrimonio storico italiano quattrocento anni dopo Galileo”.
La mostra, che resterà aperta fino al 16 gennaio 2010, è unica nel suo genere e sarà particolarmente apprezzata dagli astrofili ma non solo. Il cammino dell’astronomia è documentato nelle sale allestite, con raccolte storiche conservate presso vari Musei degli Osservatori Astronomici Italiani e qui eccezionalmente insieme per l’evento voluto dai Musei Vaticani , dalla Specola Vaticana e dall’INAF – Istituto nazionale per l’astrofisica – di Roma.
Nella mostra vengono presentati per la prima volta 130 meravigliosi ed affascinanti tesori astronomici, si va dal cannocchiale, creato dagli olandesi per scopi bellici ed usato per la prima volta da Galileo per le osservazioni celesti, al più sofisticato misuratore astronomico della fine del XIX secolo. Un filmato permette di conoscere le nuove e più tecnologiche apparecchiature che consentono il progredire degli studi astronomici.
Il 2009 è stato dichiarato dall’ONU “Anno internazionale dell’Astronomia” ed ha visto uno straordinario numero di iniziative in centoquarantacinque Paesi aderenti. Inaugurato ufficialmente il 15 gennaio 2009 nella sala UNESCO di Parigi, avrà la sua conclusione nel mese di gennaio 2010 con alcune cerimonie che si terranno a Padova nella cui Università Galileo ha insegnato per diversi anni e dove si conserva la sua cattedra.
Ma ritornando alla mostra è possibile ammirare il cannocchiale in legno e vetro dell’astronomo marchigiano Eustachio Divini (1610 – 1685) di San Severino Marche, che costruì e perfezionò vari strumenti ottici e compì numerose osservazioni della luna e dei pianeti. Uno stupendo astrolabio piano del XVI secolo, il telescopio di Galileo strumento usato dal grande astronomo detto anche cannocchiale, all’epoca i due termini erano sinonimi,oggi differenziati, in quanto quello di Galileo è un cannocchiale diottrico – rifrattore – da non confondersi con i moderni telescopi che sono apparecchi catottrici – riflettori -.
Nel passato ogni Corte possedeva un proprio Osservatorio, così dopo l’unità nazionale tutte le singole postazioni hanno costituito un ricchissimo patrimonio di Osservatori professionali dove la ricerca ha un avanzatissimo livello scientifico.
Un ruolo particolare ha la Specola Vaticana una delle più antiche istituzioni astronomiche del mondo. Nel 1582 Papa Gregorio XIII – al secolo Ugo Boncompagni - la fece costruire all’interno del Vaticano, nella famosa Torre dei Venti in vista della riforma del calendario che porta il suo nome,resasi necessaria per correggere l’errore di calcolo di quello allora in uso che risaliva a Giulio Cesare. Successivamente i papi fondarono a Roma altri due osservatori:quello del Collegio Romano e quello del Campidoglio,ambedue incamerati dallo Stato Italiano nel 1878. L’ampliarsi della città di Roma portò con sé il crescere della illuminazione al punto che le stelle più deboli non erano più visibili, fu per questo che Papa Pio XI consentì nel 1930 a spostare la Specola dal Vaticano alla residenza estiva di Castel Gandolfo, dove furono costruiti due nuovi telescopi. La Specola, ora affidata alle cure dei padri gesuiti,si avvale anche di un nuovo centro di ricerca a Tucson in Arizona –Vatican Observatory Research Group –.
La Specola svolge attività di ricerca scientifica e di formazione rivolta soprattutto ai giovani astronomi dei paesi in via di sviluppo con una scuola estiva di perfezionamento guidata da illustri nomi dell’astronomia internazionale.