/Il ritorno dell'Italia nell'Occidente, l'opera di De Gasperi
Il ritorno dell'Italia nell'Occidente, l'opera di De Gasperi
Il volume è frutto della lettura di centinaia di documenti segreti ritrovati presso il Ministero degli Esteri
novembre 1949 presentato dal presidente della Fondazione Alcide De Gasperi, l’onorevole Giulio Andreotti, nella Sala degli Atti Parlamentari della Biblioteca del Senato intitolata a Giovanni Spadolini.
Il “racconto” così lo ha definito l’autore il Prof. Pastorelli, è frutto della lettura di centinaia di documenti segreti ritrovati presso il Ministero degli Esteri e mette in luce come l’opera di De Gasperi, all’epoca Presidente del Consiglio, sia stata sempre tesa in quegli anni bui nei quali il nostro Paese usciva da una guerra disastrosa,all’avvicinamento con le altre nazioni vincitrici della seconda guerra mondiale.
Si narra che l’Italia sconfitta aveva dovuto accettare la resa incondizionata senza nulla pretendere. Il governo Parri aveva cercato una revisione del trattato di pace con esito negativo.
Per la prima volta, vengono resi pubblici molti retroscena cha accompagnarono le trattative affinché il nostro Paese sedesse accanto agli altri Partner europei.
Veniamo a conoscenza che la Francia di De Gaulle sin dal principio voleva il nostro recupero difendendoci dagli Inglesi che ci ostacolavano in ogni modo, che la resistenza non abbreviò di un giorno la fine della guerra. Dagli atti emerge anche che sia i socialisti che i comunisti di Togliatti sostenevano che la politica di De Gasperi avrebbe portato alla guerra con L’Unione Sovietica, che chiese a Stati Uniti ed Inghilterra la concessione di basi a Biserta e Dakar per il dominio del Mediterraneo con l’intento di sovietizzare l’Europa, cosa che fu però negata.
Si parla in questi atti anche della Conferenza di Teheran tenutasi il 28 novembre del 1943, nella quale per la prima volta si riunirono i tre Grandi della seconda guerra mondiale, cioè Stalin,Roosvelt e Winston Churchill. Essi si accordarono per dare appoggio ai partigiani di Tito e sull’operazione Overlord – lo sbarco in Normandia – ma l’incontro fu voluto in realtà da americani ed inglesi in quanto avevano timore che l’Unione Sovietica fosse in procinto di firmare una pace separata con la Germania. Dai documenti ritrovati viene fuori anche che la dichiarazione di guerra dell’Italia del Sud, in mano agli alleati, contro la Germania che occupava la parte nord dell’Italia non c’è mai stata, in quanto l’Ambasciatore tedesco in Spagna che l’avrebbe dovuta ricevere , non ne entrò mai in possesso.Negli atti del “racconto” si fa menzione a Pio XII il quale nel 1948 ricevendo in udienza strettamente segreta il Generale americano Marshall disse :”Ora basta con la bomba atomica”.
Insomma un’opera estremamente interessante per gli storici che farà a lungo discutere.