Protocollo d'intesa tra Figs e Fise: nuovi scenari anche in considerazione dei costi aggiuntivi
in maniera profonda l’organizzazione della stessa Federazione e delle Associazioni che ne fanno parte.
Di questo ed altro ancora si è discusso nei giorni scorsi a Firenze nel corso della riunione del direttivo della FIGS.
Uno dei punti più rilevanti riguardava la stessa forma associativa e di cui si è fatto portavoce ed interprete Giacinto Federici, presidente della Commissione Statuto della FIGS e della quale fanno parte Aldo Ghetti di Faenza, Giuseppe Barolo di Asti ed Eugenio Giani di Firenze.
La Commissione si è incontrata con un notaio per valutare le modifiche da apportare allo Statuto della Federazione, la sua natura giuridica e quindi, in una sorta di effetto domino, a tutti gli altri Statuti delle Rievocazioni Storiche aderenti (verranno discusse nel prossimo consiglio per portarle poi all’esame dell’assemblea del 12 e 13 dicembre prossimo in programma a Firenze) perché sia rispondente alle nuove disposizioni di legge.
La stessa Commissione Statuto oltre che essere alla prese con la nuova forma giuridica della FIGS, ha presentato al direttivo della Federazione il nuovo articolato per il regolamento elettorale che è conseguente alla nuova struttura e ha provveduto ad inviare a tutte le rievocazioni storiche aderenti queste modifiche per eventuali osservazioni.
Capitolo a parte il rapporto con Federculture cui la Federazione è aderente.
A Federculture è stato affidato l’incarico di predisporre il nuovo regolamento che tenga conto delle direttive in materia dei ministeri del Turismo, Beni Culturali, Pubblica Istruzione, Finanze e del Coni.
Un regolamento che disciplini i rapporti con le Associazioni regionali riconosciute: Marche, Toscana, Umbria e Lazio e quelle in via di riconoscimento quali la Liguria e il Piemonte.
Un “riconoscimento” quanto mai importante perché da esso discende il patrocinio e quindi, a caduta, le eventuali partecipazioni finanziari dei Ministeri in questione.
Ma al centro del dibattito la convenzione con la FISE (Federazione Italiana Sport Equestri) che è l’Ente preposto in Italia a coordinare le attività equestri delle varie discipline sotto l’aspetto addestrativo, formativo ed agonistico e a cui fanno capo, tra l’altro, anche le attività equestri di tradizione e rassegne.
Ebbene nel Protocollo d’intesa, la FISE si è impegnata a costituire un settore “cavalieri giostranti” e Giochi Storici mentre la FIGS si impegna a promuovere verso le sue associate il riconoscimento della FISE quale Ente tecnico di riferimento per tutti gli ambiti e le materie connesse a palii, giostre, tornei, quintane ed altre manifestazioni ed eventi che utilizzano in forme diverse il cavallo; al tesseramento presso la FISE dei cavalieri e dei cavalli partecipanti alle manifestazioni, l’organizzazione di visite e controlli veterinari e test antidoping per i cavalli ed ancora la presenza di strutture di assistenza e pronto soccorso veterinario.
Tutte “novità” destinate ad avere ripercussioni anche sulla nostra Quintana in quanto occorrerà rivedere il Regolamento tecnico prima della Quintana di luglio e mettere così i sestieri in regola con le nuove disposizioni.
Il Protocollo d’intesa, del resto, è quanto mai articolato e disegna nuovi scenari per le rievocazioni storiche anche in considerazione dei costi aggiuntivi che comporta.
Un aggravio economico che lascia forti perplessità e preoccupazioni e di cui si è fatto portavoce il segretario dell’Ente Quintana, Giacinto Federici, anche a nome dei componenti marchigiani della Federazione: Claudio de Santis di Mondavio, Silvio Dionea di Fermo e Nello Gaetani di Acquaviva, e del quale si parlerà nel corso del prossimo direttivo di ottobre in preparazione dell’Assemblea nazionale di fine anno e di quella di Vigevano ad aprile.