Dedicata una ricerca storico-fotografica a Francesco Tarfufoli
storica ha avuto ogni genere di applicazione: dal semplice manufatto all’elemento strutturale o di difesa o decorativo fino a componenti di grande opere artistiche e architettoniche. Nel centro storico di Ascoli, così ricco di palazzi nobiliari, l’arte del ferro battuto (una delle più interessanti caratteristiche del nostro artigianato) risalta in molteplici e interessanti motivi: un’inferriata, un corrimano, una ringhiera, una grata.
Oggi sono rare le officine dove il ferro viene lavorato ricalcando le antiche tradizioni.
L’arte del ferro battuto viene ora proposta in una interessante mostra che si terrà ad Ascoli Piceno dal 14 al 18 ottobre prossimo in un allestimento curato da Stefano Pontani e Angela Corradetti, con la collaborazione dell’assessorato alla Cultura, presso l’area archeologica del palazzo dei Capitani del Popolo.
Ascoli ha da sempre uno stretto rapporto col ferro battuto. In città, tra l’altro, è vissuta una generazione di abili lavoratori del ferro battuto: i Tartufoli. A Francesco Tartufoli (1742 – 1818), il “ferraro” ascolano i cui lavori sono ancora ben visibili all’esterno di tanti palazzi patrizi cittadini, è dedicata una interessante ricerca storico-fotografica nell’ambito della mostra.