Mostra di Venezia, docufilm su Matteo Ricci

Mostra di Venezia, docufilm su Matteo Ricci

Le Marche hanno adottato Matteo Ricci come icona della strategia del dialogo verso est

E’ il primo docufilm a livello internazionale ad occuparsi di Padre Matteo Ricci che ripercorre tutte le tappe della vita e delle opere del grande maceratese. Contiene immagini originali dei luoghi in cui nacque e visse, tra Macerata e Roma fino a Pechino dove morì nel 1610. 
“E’ una bellissima coincidenza che proprio il 10 settembre padre Matteo Ricci viva un episodio fondamentale della sua esistenza: l’ingresso da Macao nella Cina più profonda, la provincia di Canton. Era il 1583 ed oggi, grazie alla  proiezione di questo docufilm, in un tempio della cultura cinematografica, possiamo vivere la bella esperienza di onorarne l’opera e la figura. Ricordare un grande uomo significa conoscere e imparare dall’esempio: nel caso di Matteo Ricci significa dare il giusto risalto al ruolo e all’importanza di uno dei più illustri marchigiani, il primo ad aver aperto il dialogo con l’estremo Oriente.
Le Marche hanno adottato Matteo Ricci come icona della strategia del dialogo verso est. Sosterremo la sua opera con grandi mostre che si terranno a Roma e a Macerata e in quattro sedi in Cina – a Macao, Nanchino, Pechino e Shangai - da Febbraio 2010 fino alla fine delle celebrazioni per i quattrocento anni dalla morte. 
L’auspicio è che questo docufilm sia distribuito al grande pubblico e che dopo un documentario si possa girare un vero e proprio film con volti noti - magari come Clooney o Pitt - sul tema dell’amicizia tanto caro a Ricci, come scrive nel trattato ‘L'amicizia è più utile al mondo che non le ricchezze’.
Vogliamo continuare a diffondere il suo messaggio e condividere questo nostro patrimonio a livello mondiale prima che lo faccia l’America dove Ricci è molto conosciuto tanto da essere considerato tra i cento uomini più importanti dello scorso millennio.
La  popolarità di Li Madou rimane da quattrocento anni intatta in Cina, un simbolo trasmesso alle nuove generazioni, tanto da essere ancora studiato a scuola e le tappe principali del suo percorso ricordate ad ogni anniversario. E finalmente, oggi, anche in Occidente tutti gli riconoscono il ruolo di profeta del dialogo, quel dialogo di cui vogliamo essere gli eredi diretti”. 
L’addetto culturale dell’ambasciata cinese, Zhang Jianda, ha definito il docufilm un vero manuale di storia che ci fa rivivere l’emozione della vita di questo grande uomo, figura importantissima per l’integrazione e la conoscenza reciproca tra la cultura occidentale e orientale.
Il regista, Gjon Kolndrekaj, ha voluto ringraziare la Regione Marche per le iniziative che promuovono il messaggio e l’opera del grande gesuita. Mons. Claudio Giuliodori ha definito Ricci non meno importante di Cristoforo Colombo perché “ci ha fatto conoscere la Cina attraverso un’impresa formidabile”.

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