Notevole la capacità di mantenere un ritmo incalzante senza cadute di tono e forti motivazioni etiche con cui, attraverso la sua satira, ha profondamente coinvolto il pubblico”. Queste le motivazioni che hanno eletto Francesco De Carlo vincitore del concorso per nuovi comici abbinato alla XXV edizione del Festival nazionale dell’umorismo “Cabaret, amoremio!”, conclusosi ieri con un’altra serata da tutto esaurito nel Parco delle Rimembranze. Sempre De Carlo è risultato il vincitore del “Premiotto volante”, il riconoscimento assegnato da Radio2 Rai indirizzato al concorrente più radiofonico. La targa è stata consegnata dalla responsabile del programma “Ottovolante”, Cristiana Merli con la seguente motivazione: “Per i tempi comici che coincidono con i tempi concitati della radio.
Per l’originalità, l’attualità, l’ironia e l’assenza di volgarità”.
E ancora un Premio al giovane comico romano è stato assegnato dalla giuria della stampa “per aver saputo interpretare con intelligenza il proprio ruolo e la propria funzione all’interno della società”, ha spiegato il portavoce, Domenico Minuto direttore de Il Quotidiano.it, durante la consegna della targa.
Visto l’alto livello dei concorrenti, con un grande e sofferto lavoro da parte della giuria - composta da Gino Troli (presidente Amat), Cristiana Merli (giornalista e produttrice RAI RadioDue), Riccardo Benini (direttore artistico del Festival Cabaret Emergente di Modena), Guido De Maria (fumettista), Piero Cesanelli (direttore artistico del Festival Musicultura di Macerata) e dagli inviati di Striscia la Notizia, Moreno Morello, Fabio & Mingo, Capitan Ventosa – la finale del concorso ha messo in evidenza anche il comico lucano Pierluigi Spoto (2° classificato) e il pavese Claudio Taroppi (3° classificato) sul resto del gruppo dei sei finalisti, composto anche da Emanuele Sapuppo, il duo Manzoeto e Palumbo e il duo Peppe e Ciccio.
A Claudio Taroppi, segnalato come “esempio di lungimiranza, tenuta scenica, originalità e grande possibilità di crescita” è andato pure il Premio della Critica assegnato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, rappresentata in giuria dall’attore e regista teatrale Stefano Artissunch.
Grandi nomi hanno scandito anche l’ultima serata del Festival diretto da Pepi Morgia e condotto per la prima volta da Enzo Iacchetti, affiancato dalla giovane attrice Mascia Foschi. Sabina Guzzanti, pur nella tirata di un tour impegnativo che la sta portando in tutta Italia, ha trovato il tempo di sostare a Grottammare e dare alla platea di “Cabaret amoremio!” un assaggio del suo spettacolo “Vilipendio”. A lei, il sindaco Luigi Merli ha consegnato il Premio alla carriera “Arancia d’oro” 2009, dando lettura della seguente motivazione: “Per aver rinnovato con costanza e coraggio, in tutti mezzi espressivi attraversati, il linguaggio della satira italiana, riscoprendone il ruolo antagonistico nei confronti del potere,
smascherando con l’energia liberatoria della risata le finzioni e le volgarità del presente, interpretando infine con intelligenza la funzione civile dell’artista, impegnato a garantire la libertà d’informazione e la crescita di una matura consapevolezza critica nei cittadini”.