Il gruppo musicale italiano nato nel 1991 autodefinisce il proprio genere musicale come combat folk
Inizio concerto 22 circa. Posto unico 10 euro + 2 euro di prevendita. Il tour si chiama Onda Libera Tour 2009. Info 348.8046573 – 329.2355348 – 0736.46496 – www.summer-festival.it.
Modena City Ramblers è un gruppo musicale italiano nato nel 1991.
Autodefiniscono il loro genere musicale come combat folk, dichiarando sin dall'esordio un amore incondizionato per il folk irlandese, le cui sonorità rimangono anche dopo il passaggio ad altri generi, in particolare il rock.
Sin dai tempi in cui suonano solo musica irlandese, i Modena City Ramblers, come già i Pogues, utilizzano brani strumentali della tradizione popolare (irlandese, scozzese, celtica e poi anche klezmer, balcanica, italiana) come basi per loro brani, come riff o come assolo. Talvolta l'origine di questi brani è sconosciuta.
I Modena City Ramblers nascono nel 1991 da un gruppo di amici intenzionati a suonare musica irlandese, senza alcuna pretesa. Ne fanno parte "Albertone" Morselli, Giovanni Rubbiani e "Albertino" Cottica già dei Lontano da dove, Chris Dennis ex Nomadi, Filippo Chieli, "Franchino" D'Aniello e Luciano Gaetani dell'Abbazia dei folli. Il 17 marzo 1991, ricorrenza di San Patrizio, in occasione di un concerto al Wienna di Modena, viene deciso il nome Modena City Ramblers, in quanto "sapevamo che in Irlanda ogni città ha i suoi City Ramblers e ci sembrava carino che anche Modena non fosse da meno"[5]. Il nome è anche un omaggio ai Dublin City Ramblers, un gruppo di "liscio irlandese", senza dimenticare le radici emiliane[6].
Nel 1992 arriva il bassista Massimo Ghiacci dai Plutonium 99. La sera del 1 marzo viene effettuata la prima registrazione del gruppo nel disco On the First Day of March...Live Demo. Durante un concerto al Kalinka, un locale di Carpi, sale sul palco per la prima volta a cantare The Wild Rover Stefano "Cisco" Bellotti[7]. In questo periodo i Modena City Ramblers non sono un ensemble convenzionale ma una compagnia aperta, elemento che rimarrà in qualche modo in tutta la storia dei Ramblers, tanto che tutti i membri che hanno poi abbandonato la "formazione effettiva", eccetto Alberto Morselli, continuano a collaborare con il gruppo. L'evento che concluse quell'anno cruciale per il gruppo fu il concerto di spalla ai Pogues a Modena. Terry Woods, il bouzoukista del gruppo irlandese, assistì al concerto, salutando i Ramblers da lontano. Nell'autunno dello stesso anno, Giovanni comincia a introdurre nel repertorio dei pezzi popolari in italiano, quali Bella ciao, Fischia il vento e Contessa.
Combat Folk e Riportando tutto a casa.
Tra febbraio e marzo del 1993, i Ramblers vantavano un repertorio misto, composto da brani strumentali irlandesi e brani tradizionali italiani. Decisero così che era giunto il momento di incidere il loro primo album in studio. Come studio di registrazione scelsero l'Esagono di Rubiera, in cui lavorava Kaba, che sarebbe diventato poi un membro stabile del gruppo. Combat Folk venne venduto ai concerti (la prima volta al Fuori Orario di Milano) e contiene inoltre i primi due brani inediti dei Modena City Ramblers.
I MCR si chiudono poi in studio a Napoli per l'incisione dell'album Radio Rebelde, con il supporto di Enzo Soulfingers Rizzo. È il primo album non prodotto da Kaba. Verrà pubblicato nel febbraio 2002. Il disco risente dei fatti del G8 di Genova e dell'11 settembre. Dopo il ritiro di Massimo Giuntini, si aggiunge Luca "Gabibbo" Giacometti, ex Mocogno Rovers e membro dei Cormac. Durante il tour invernale è ospite anche Giovanni Rubbiani.