Università virtuose, Capponi: graduatoria penalizzante

Università virtuose, Capponi: graduatoria penalizzante

"Devono essere diffusi con più cautela dati e graduatorie non sempre opportunamente ponderati"

Ciò derivando soprattutto dal fatto che i criteri scelti per misurare le performance delle varie università puntino per due terzi sulla ricerca e per un terzo soltanto sulla didattica”. Lo sostiene il presidente della Provincia, Franco Capponi, che all’indomani della graduatoria apparsa sulla stampa ha voluto approfondire l’argomento, rimanendo sorpreso per i risultati assegnati ai due atenei del territorio e in particolare a quello di Macerata. Per altro, sottolinea il presidente della Provincia, i risultati presi in esame sono riferiti ad un arco di tempo alquanto remoto (2001-2003) in cui nel maceratese si era risentito degli effetti del terremoto, sia in ordine alle immatricolazioni degli studenti, sia per l’attuazione di progetti specifici.
Dichiarandosi d’accordo con la decisione governativa di istituire l’Anvur, l’agenzia di valutazione del sistema universitario, Capponi ritiene che essa debba definire i criteri a priori e concentrare la sua valutazione su risultati non solo oggettivi, ma anche attuali.
I dati presi in considerazione per la graduatoria resa nota nei giorni scorsi avvantaggiano gli atenei ad indirizzo tecnologico e penalizzano quelli ad indirizzo umanistico. E’ risultato rilevante, infatti, il “peso” attribuito al criterio del “trasferimento tecnologico” o alla “quantità di progetti realizzati dalle Università ai sensi del settimo programma quadro dell’Unione europea” che, per loro natura, sono propri di atenei ad indirizzo tecnico.
Tenendo conto di ciò, il presidente Capponi ritiene che debbano essere diffusi con più cautela dati e graduatorie non sempre opportunamente ponderati e che sia ormai urgente una complessiva riforma universitaria che punti sulla meritocrazia e sulla qualità, a vantaggio della formazione degli studenti.
“Voglio rassicurare – ha detto Capponi - coloro che frequentano o si accingono a frequentare le due università  che la provincia di Macerata ha la fortuna di avere sul proprio territorio dell’alta qualità formativa dalle stesse offerte. Proprio pochi mesi fa, infatti, altre valutazioni (rapporto Censis) basate su dati molto più recenti hanno dato ottimi risultati sia per l’ateneo di Macerata, che per quello di Camerino, determinando addirittura finanziamenti aggiuntivi per di diverse centinaia di migliaia di euro a favore delle due università”.
“Per questo ed anche per rafforzare i parametri di valutazione, la Provincia di Macerata -  ha aggiunto il presidente – si mette a disposizione per attivare progetti e programmi che, tenendo conto del nostro mondo produttivo, siano sempre più rispondenti alle necessità di sviluppare nuova ricerca e di creare nuove idee, ad esempio per i settori del turismo e delle energie rinnovabili. Per gli indirizzi umanistici è necessario valutare l’effettiva preparazione dei nostri giovani, non essendoci parametri obiettivi misurabili con i parametri delle ricerca, del trasferimento tecnologico o delle incidenza economica degli interventi”.
Per quanto riguarda il problema nel suo insieme, secondo Capponi  “è necessario che il Ministero individui con cautela i criteri da prendere in considerazione, in quanto oggi si rischia di ingenerare una lotta tra università del Nord e università del Sud  ed una separazione tra atenei ad indirizzo tecnico-scientifico ed atenei ad indirizzo umanistico”.

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