Ovazioni per la Butterfly di Pizzi allo Sferisterio

Ovazioni per la Butterfly di Pizzi allo Sferisterio

Il pubblico è stato poco generoso con Massimiliano Pisapia (Pinkerton) e Claudio Sgura (Sharpless)

DON GIOVANNIandata in scena ieri sera negli ampi spazi all'aperto dello Sferisterio, affollatissimi di spettatori, di nuovo con un allestimento completamente firmato da Pier Luigi Pizzi.
Al suo debutto assoluto nel capolavoro pucciniano - aveva solo un precedente come scenografo per una regia di Franco Enriquez -, il direttore artistico del festival è subentrato a Gabriele Lavia, costretto a rinunciare, quando il cartellone della stagione era ormai pronto. "Confesso che non sono portato per il teatro verista - ha ammesso Pizzi alla vigilia della prima -, ma mi ci sono buttato a capofitto". Il risultato è uno spettacolo "alla Pizzi": tradizionale ed elegante, realista quanto è necessario con la piccola casa di Butterfly completa di albero fiorito, ponticelli e passerelle, i necessari tocchi esotici e giapponeserie nel costumi dai colori smorzati, curatissimo nel definire i rapporti tra i personaggi con una gestualità misurata. Dopo un primo atto illustrativo, gli atti successivi cedono il passo ad una maggiore astrazione: il sogno della piccola geisha, ingannata dall'ufficiale americano e convinta che il loro matrimonio sia vero, passa dai colori pastello al bianco cinereo della solitudine e della disperazione.
Ad una parte visiva risolta e caratterizzata, ha corrisposto una parte musicale un po' meno a fuoco: Raffaella Angeletti (Cio Cio San) ha cominciato la serata in modo flebile, ma è andata in crescendo sino alla fine ed è stata premiata da applausi ed ovazioni. Il pubblico è stato poco generoso con Massimiliano Pisapia (Pinkerton) e Claudio Sgura (Sharpless). Puntuale ed efficace la Suzuki di Annunziata Vestri, che la regia di Pizzi avvicina ancora di più emotivamente ed affettivamente alla protagonista. Il coro Bellini, preparato da David Crescenzi, ha avuto il suo momento di gloria nel suggestivo coro a bocca chiusa. Precisa la direzione di Daniele Callegari, alla guida della Fondazione Orchestra Regionale Marche. Si replica il 31 luglio e il 2,5,7 agosto.

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