Sferisterio Festival, apre il Don Giovanni

Sferisterio Festival, apre il Don Giovanni

Due le repliche, martedì 28 e giovedì 30 luglio

in scena al Teatro Lauro Rossi di Macerata da giovedì 23 luglio, a inaugurare lo Sferisterio Opera Festival, dedicato quest'anno al tema dell'Inganno e curato nella direzione artistica da Pier Luigi Pizzi. E Pizzi cura anche regia, scene e costumi del capolavoro mozartiano proposto nella versione viennese del 1788; il Maestro Riccardo Frizza dirige la Fondazione Orchestra Regionale delle Marche e un cast di fama internazionale.
Due le repliche, martedì 28 e giovedì 30 luglio. "Un'opera particolarmente legata alla mia carriera - spiega Pizzi - con la quale ho debuttato come scenografo a Genova nel 1952, poi come regista nel '77 al Regio di Torino (con protagonista Ruggero Raimondi), e che adesso torno a mettere in scena con una compagnia di cantanti ideali''. In una scatola scenica fortemente prospettica, in cui fondali pareti e soffitti a specchio rimandano l'immagine dei personaggi, si consumano gli amorosi inganni e le illusioni dell'amore che sono al centro dell'opera mozartiana, e si svolge la vicenda del protagonista che - dice Pizzi - "si prende gioco consapevolmente della morte, ma non può sfuggire alla dannazione che la morte stessa gli ha destinato". Tra questi specchi i personaggi si vestono e si svestono, come nella scena iniziale con il seduttore Don Giovanni nella sua alcova. Il ruolo del libertino e seduttore è affidato allo stile e alla vocalità mozartiana di Ildebrando D'Arcangelo, il cantante abruzzese che ha vinto per ben due volte il concorso Toti dal Monte e che ha visto la sua carriera affermarsi in tutto il mondo, nei più grandi teatri - dal Metropolitan di New York a Salisburgo - e che ha cantato con direttori quali Abbado, Gergiev, Muti, Chailly, Harnoncourt, Pappano.
Afferma D'Arcangelo, che del capolavoro mozartiano ha interpretato nel corso degli anni Leporello, Masetto ed ora Don Giovanni: "Mozart e Da Ponte rappresentano una delle vette della mia carriera, ne sono assolutamente innamorato". Carmela Remigio, anche lei abruzzese come il protagonista, esordisce nel ruolo di Donna Elvira, dopo aver più volte interpretato Donna Anna. Di Donna Elvira dice: "é una donna passionale ed estroversa, ma nobile. Anna ha una tessitura quasi belcantista, e virtuosistica. Elvira è più malinconica ed esplicita; è importante sottolineare al tempo stesso il fuoco del temperamento e la nobiltà dell'espressione". Donna Anna è il soprano greco Myrtò Papatanasiu. Il basso marchigiano Andrea Concetti è Leporello, William Corrò è Masetto, Manuela Bisceglie è Zerlina, il tenore americano Marlin Miller è Don Ottavio, Enrico Iori è il Commendatore. I movimenti coreografici sono di Roberto Pizzuto, le luci di Sergio Rossi. Nel Coro dei contadini cantano Giuseppina Brindelli, Francesca Pacileo, Paulo Lopes Paolillo, Andrea Zaupa, tutti allievi de La Scuola dell'Opera italiana di Bologna, ente con il quale l'Associazione Arena Sferisterio ha sottoscritto un protocollo d'intesa per favorire la formazione di giovani cantanti.

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