Separati in patria, il nuovo libro di Floris

Separati in patria, il nuovo libro di Floris

E’ un esame impietoso di un’Italia spaccata in due, Nord e Sud: due mondi diversissimi

Palazzo delle Esposizioni in via Nazionale. Presenti anche numerosi personaggi che  sono apparsi  nelle trasmissioni televisive di Ballarò, del quale Floris è autore e conduttore.
La recensione è stata anche presentata da Maurizio Crozza con un video, mentre moderati da Enrico Mentana, sono intervenuti, per la par condicio, l’ex ministro Pier Luigi Bersani ed il ministro dell’Interno  Roberto Maroni.
Nel libro Floris ci accompagna alla scoperta di un’Italia ove sono presenti dati preoccupanti, realtà sconcertanti, curiosità, scandali, una nazione nella quale l’unica gestione efficiente sembra essere quella del crimine organizzato. E’ un esame impietoso di un’Italia spaccata in due, Nord e Sud, due mondi diversissimi che non si capiscono, a volte si odiano e  che non sembrano appartenere  allo stesso Paese.
I numeri delle ineguali opportunità sono attendibilissimi: un processo in appello a Bolzano si conclude in 369 giorni a Reggio Calabria in 2185. La Lombardia ha circa 27.000 posti nei suoi asili nido, il Molise poco più di 200, il reddito medio in Val d’Aosta supera i 18.000 euro mentre in Basilicata non arriva agli 11.000.Tra il 1995 ed il 2005 quasi 600.000 giovani meridionali e laureati sono emigrati al centro nord per trovare un lavoro; con questa emorragia intellettuale il sud, secondo l’autore, è destinato a svuotarsi. E’ una Italia che sogna il federalismo ma pratica l’evasione, un’Italia che si sente diversa ma che è uguale da 150 anni.
Per confrontare i prezzi tra regioni diverse, ci spiega Floris, gli economisti usano il parametro del “costo del barbiere”, così un palermitano per tagliarsi i capelli spenderà 9 euro, a Napoli se ne pagano dai 6 ai 10, a Firenze 12, a Trento non meno di 22. Si parla anche di mafia ed avverte Floris: “La mafia è presente su tutto il territorio, produce al sud ma investe al nord, la’ ndrangheta,come principale organizzazione malavitosa ha due capitali, Milano e Reggio Calabria”.
Proprio il ministro Maroni, a questo proposito gli ha risposto comunicando i passi importanti che gli organi di polizia stanno mettendo a segno contro la criminalità organizzata,mentre a proposito di ronde, Maroni ha difeso il decreto sulla loro istituzione voluto, ha precisato il ministro, “per regolamentarle” ed ha dato notizia, cosa che ha suscitato qualche perplessità, dell’affidamento a Napoli ad una cooperativa di ex detenuti, per assistere i turisti nella visita alla città.
L’intento di Floris è quella di indurre i politici  ad affrontare riforme coraggiose, “l’Italia vive tra due poli che noi chiamiamo Nord e Sud mentre in realtà si chiamano ricchezza e povertà, ci serve un nuovo Garibaldi che sappia rifare l’Italia ma stavolta per bene” ha concluso.

Argomenti