delle imprese ad essa collegate sul territorio – so quanto sia critica la situazione di tanti operai. Esprimo quindi la mia solidarietà a quanti vivono in una precarietà preoccupante,ai lavoratori in cassa integrazione o addirittura licenziati. La ferita della disoccupazione che affligge questo territorio induca i responsabili della cosa pubblica, gli imprenditori e quanti ne hanno la possibilità di ricercare, con il contributo di tutti, valide soluzioni alla crisi occupazionale”. Rivolgendosi poi ai numerosi giovani presenti ha detto:”penso ai giovani che fanno fatica a trovare una degna attività lavorativa che permetta loro di costruirsi una famiglia…non scoraggiatevi, la chiesa non vi abbandona”.
all’abbazia cassinese di “tutte le montagne e le pianure all’intorno”.Nell’883 il monastero fu distrutto ad opera dei saraceni e la comunità monastica riparò a Capua per molti anni. La Terra di San Benedetto si consolidò e si allargò sempre di più tra l’XI ed il XII secolo. I tremendi effetti del terremoto nel 1349, le complicazioni causate dallo scisma d’occidente del 1378, le contese per la successione nel Regno di Napoli fino all’avvento di Alfonso D’Aragona nel 1442 gravarono pesantemente sulle sorti di Montecassino. Arriviamo,dopo alterne vicende, al 13 febbraio del 1807,quando la legge napoleonica di soppressione degli ordini monastici del Regno colse anche la giurisdizione pastorale dell’Abbazia. Solo nel 1815 con il ritorno di Ferdinando IV di Borbone sul trono del Regno di Napoli – divenuto poi Ferdinando I delle Due Sicilie – si ripristinò la giurisdizione spirituale .Dopo il 1861,il nuovo Regno d’Italia che aveva soppresso le corporazioni religiose colpì anche Montecassino che venne dichiarato Monumento Nazionale. Nel 1889 sorse all’interno del monastero il nuovo seminario diocesano. Durante la seconda guerra mondiale il 15 febbraio 1944 l’Abbazia,ove si erano trincerate le truppe tedesche,subì un drammatico bombardamento ad opera degli alleati. Fu in questa occasione che una bomba d’aereo raggiunse l’altare del monastero presso cui erano custodite le salme di San Benedetto e di Santa Scolastica ma,miracolosamente, non esplose. L’abbazia fu poi ricostruita ed il 24 ottobre del 1964 Paolo VI accompagnato da una schiera di Padri conciliari consacrò la nuova basilica proclamando San Benedetto patrono d’Europa.