Al via la quindicesima edizione della rassegna di musica d'autore francese
Ferré. La rassegna nasce da un atto d’amore degli artisti che lo interpreteranno per la canzone francese, la grande canzone francese d’autore, la più grande canzone francese d’autore, quella della triade formata da Georges Brassens, Jacques Brel e Léo Ferré. Forse mai nella storia della musica legata alla parola si è verificata una convergenza contemporanea di così alto potenziale artistico, e il Festival Ferré di quest’anno vuole celebrare questo evento che ha portato la canzone narrativa ai vertici dell’espressione poetico-musicale e ha creato una folta schiera di formidabili cantautori che se ne sono proficuamente nutriti, specialmente in Italia.
Alberto Patrucco, attore di cabaret, scrittore di libri di satira politica e di costume, traduttore di canzoni francesi à texte (cioè, con testo poeticamente impegnativo), interpreterà Georges Brassens in alcuni dei suoi titoli più belli che egli stesso ha abilmente tradotto con risultati di effetto poetico che nulla ha da invidiare agli originali. Lo testimonia il successo riscosso all’ultima edizione del Festival Tenco nel 2008. Sarà accompagnato dal suo quartetto.
Luca Faggella, filosofo, attore, compositore e cantante, premio Tenco 2002 come migliore autore emergente, interprete straordinario dell’opera struggente del cantautore livornese Piero Ciampi, interpreterà in quartetto Jacques Brel nelle sue canzoni più belle e travolgenti, come nel suo splendido album Hiva Oa che prende il titolo dall’isola polinesiana dove Brel ha scelto di chiudere la sua vicenda artistica e umana irripetibile.
Roberto Nardin, attore, cantante e architetto, interprete appassionato di Léo Ferré di cui in trio presenterà delle formidabili canzoni a temi e ritmi dolci e forti, come è nello stile eroico e sublime del cantautore monegasco. Canzoni inedite in italiano e molto ben tradotte.
Mauro Macario, attore, poeta e autore di romanzi, sarà il vibrante protagonista di un omaggio librato tra poesia e canzone e dedicato al suo grande Maestro Léo Ferré, concertandolo con l’artista marchigiano Lucio Matricardi e il suo trio.
Un Festival, il 15°, come si vede, autoctono, affidato a gente di cultura e di passione, quella che è capace di gettare il cuore oltre l’ostacolo pur di far continuare e traghettare, al di là dell’anno di crisi economica, una manifestazione come il Ferré che è costituzionalmente contro la banalità imperante.