L'esposizione si è aperta la scorsa settimana alla Galleria darte contemporanea
dedica oggi alla grande mostra antologica sull’artista piceno che si è aperta la scorsa settimana alla Galleria d’arte contemporanea. Otto pagine (a cui si aggiunge la rubrica “Viaggi nel tempo che fa” a cura del meteorologo Luca Mercalli dedicata alle condizioni climatiche nel Piceno) esaltano i “percorsi disegnati” di Pericoli con un testo sostenuto da meravigliose fotografie che esaltano le qualità dei paesaggi piceni e da consigli per trascorrere qualche giorno in questo lembo meridionale delle Marche.
Per Rita Tripodi, autrice del pezzo, l’evento dedicato a Pericoli è l’occasione per allargare lo sguardo all’intera opera di valorizzazione del paesaggio piceno che la Provincia di Ascoli Piceno ha inserito sin dal 2004 tra i suoi obiettivi prioritari.
Scrive infatti Tripodi: “Quante province italiane possono vantare tanta eleganza? Quante province possono dirsi scampate a guasti, abbandoni, cattedrali nel deserto per scopi elettorali? Poche. … Per il presidente Massimo Rossi e per l’assessore alla cultura e pubblica istruzione Olimpia Gobbi la tutela della bellezza è un bene primario.
I due amministratori lavorano per realizzare la “democrazia del bello”. Conservare, migliorare, rilanciare, arricchire: biologico in agricoltura, recupero di padiglioni industriali dismessi. Parchi, energie alternative. Al bene comune ci credono in questa terra con 73 cittadine. Tutte con nuclei storici ben conservati. Anche se contano meno di 5mila abitanti, custodiscono teatri storici, pinacoteche, splendidi musei, come quello della Ceramica ad Ascoli. Chiese romaniche, palazzi rinascimentali… Dopo tanta bellezza, potremmo dimenticare che in questa provincia si lavora tanto. Si lavora con la tenacia del picchio, non a caso simbolo della splendida Ascoli Piceno”.
“Il bellissimo servizio ha ovviamente un enorme valore promozionale in sé – dicono il presidente della Provincia Massimo Rossi e l’assessore alla cultura Olimpia Gobbi – ma è particolarmente apprezzabile perché individua esattamente l’obiettivo che la Provincia si era prefissa, quello cioè di promuovere con la mostra di Pericoli le relazioni strette tra il paesaggio reale e il paesaggio raccontato ed interpretato dall’artista nei suoi quadri, con un riscontro profondo e suggestivo tra realtà e immaginazione, fra paesaggio fisico e paesaggio pittorico. Questa relazione - dicono ancora Rossi e Gobbi - permette non soltanto alle popolazioni locali di guardare con più consapevolezza, apprezzandone il valore, il proprio contesto di vita, ma rende il territorio particolarmente affascinante ed attrattivo per chi ancora non lo conosce in quanto l’interpretazione che di esso dà l’artista ne svela tutto il fascino emotivo ed estetico”.