Nel volume la prefazione di Luciano Canfora, editorialista del Corriere della Sera
illustrato che ritrae in modo moderno il grande scienziato. Per anni interpretato come campione di uno strenuo rigorismo, Archimede, spirito intelligente e aperto, ritrova in queste pagine la forza del suo pensiero attraverso la lettura delle fonti coeve e dei suoi scritti.
Al genio di Archimede sono dovuti, tra le altre cose, il calcolo esatto del rapporto fra la circonferenza e il diametro del cerchio (il noto pi greco) e un’ inedita misurazione del peso specifico (da cui la famosa espressione “Éureka, Éureka” fatta al momento della scoperta). Il matematico fu anche un ingegnere straordinario, come dimostrò costruendo macchine che fecero la gloria della sua città, Siracusa. Sue furono le catapulte e altri congegni di difesa come gli specchi ustori che inflissero gravi perdite alla flotta romana. Ucciso barbaramente da un soldato romano nel 212 a.C, su Archimede hanno scritto pagine memorabili Plutarco, Vitruvio, Livio, Cicerone e molti altri, che Mario Geymonat riporta in traduzione. L’introduzione ad opera di Zhores Alferov, Premio Nobel per la Fisica nel 2000, e la prefazione di Luciano Canfora, filologo classico e storico, segnalano ancor di più l’autorevolezza di questo libro, che dimostra come sia ancora possibile fare alta divulgazione scientifica.
Mario Geymonat, latinista dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, è autore di importanti edizioni filologiche, in particolare del poeta Virgilio, e di numerosi saggi critici pubblicati in Italia e all’estero. Ha pubblicato, fra l’altro, il palinsesto veronese della traduzione latina degli Elementi di Euclide e, da ultimo, uno studio su Virgilio e la scienza.