A rischio 135 mila euro annui. Sul piede di guerra i consiglieri ascolani Castelli e D'Isidoro
Il teatro Ventidio Basso non appare tra i Progetti di interesse regionale ammessi a finanziamento da parte della Regione Marche. Il Massimo cittadino vede concreto il rischio di perdere i 135 mila euro annui di contributo regionali. La Regione avrebbe preso questa decisione, che vede tra l'altro penalizzata anche Musicultura, la kermesse della musica d'autore allo Sferisterio di Macerata, privilegiando gli enti che lavorano 'in rete'. L'assessore alla cultura di Ascoli, Andrea Antonini, promette battaglia ed invia una lettera di protesta ad Ancona. Sul piede di guerra anche i consiglieri regionali ascolani. Castelli e D'Isidoro sono pronti a presentare 1.500 emendamenti e fare ostruzionismo all'approvazione della legge. «L'esclusione del Ventidio Basso di Ascoli dal novero dei teatri di primario interesse regionale è assolutamente illegittima, in quanto il Ventidio è in possesso di tutti i requisiti nazionali e regionali per essere incluso nell'elenco disciplinato dall'art. 8 della proposta n.241/08» afferma il consigliere regionale di An-Pdl Guido Castelli. Castelli ha pertanto comunicato all'assessore alla cultura Vittoriano Solazzi l'intenzione di «procedere, qualora il Ventidio non dovesse essere reinserito nell'elenco dei teatri di primario interesse regionale, all'ostruzionismo consiliare. Non sarà facile per i nemici di Ascoli - conclude il consigliere - consumare l'ennesimo furto ai nostri danni».
E così la cultura ascolana continua ad esser bistrattata. E' di qualche giorno fa il grido d'allarme lanciato da Olimpia Gobbi. Secondo l'assessore provinciale gli emendamenti che il Pd vorrebbe porre nel Bilancio provinciale comporterebbero tagli alla cultura per ben 190 mila euro.