Palafolli, il teatro CAST in scena

Palafolli, il teatro CAST in scena

Lo spettacolo ha vinto il premio per il miglior testo originale al festival Nepiteatrama

ad esibirsi sul palco ascolano sarà la compagnia Teatro C.A.S.T. (Cultura Arte Spettacolo Teatro). Nata a Folignano nel 2002 dall’incontro di attori formatisi alla scuola del Teatro delle Foglie di Ascoli Piceno, la compagnia si è subito posta l’obiettivo di coniugare la ricerca di nuove forme espressive con una fruizione di tipo popolare che privilegiasse la comunicazione con il pubblico. In questi anni ha realizzato diverse produzioni tra cui Favola d’ombra (2003) di Alessandro Marinelli, Zio Vanja (2006) di Anton Checov, Metamorphoses (2006) da Ovidio, Fremito (2008) da Luigi Pirandello, tutte per la regia di Alessandro Marinelli.
Gli spettacoli prodotti da CAST sono stati replicati in diversi teatri italiani, ricevendo consensi e premi prestigiosi.
Lo spettacolo che presenteranno al PalaFolli è stato scritto dallo stesso regista Alessandro Marinelli ed ha vinto il premio per il miglior testo originale al festival internazionale di teatro Nepiteatrama e nel 2004 si è aggiudicando il primo premio al ColliArtFestival.
Nell’elegante cornice del secolo dei lumi, due donne, madre e figlia, sono al centro di un torbido ritratto familiare. Il cuore della vicenda risiede nella pulsione travolgente che spinge gli esseri umani verso quei desideri inappagati che covano nell’ombra. Per la madre, adulta e disillusa, tale slancio si traduce in cieca bramosia, mentre per la figlia, rosa appena sbocciata, rappresenta una nobile sfida intrisa d’idealità.
Entrambe contendono per dare un orizzonte alla propria esistenza, ma il successo dell’una dipende ineluttabilmente dal fallimento dell’altra. Intorno a loro, stravaganti personaggi si muovono in direzioni opposte ma nessuno è neutrale. Come ingranaggi d’un congegno sgangherato, contribuiscono a scardinare ogni trionfo imminente e a rilanciare la posta in gioco fin quando non diventa altissima. Il finale è appeso ad un filo e lascia una porta aperta all’interpretazione soggettiva laddove, come in una fiaba, il racconto concede spazio all’irrazionale fantastico, forse unica via di scampo in una rete mortale nella quale la macchinazione e il freddo calcolo dell’ambizione sembrano intrappolare irrimediabilmente la purezza del sentimento.
I biglietti possono essere acquistati presso la biglietteria del PalaFolli. Informazioni 0736-352211