Pene d'amor perdute, quando l'amore si fa arte

Pene d'amor perdute, quando l'amore si fa arte

Artissunch: «Con questo spettacolo posso dire di aver raggiunto una maturazione registica»

la sera del 19 dicembre. Applausi scroscianti e grande partecipazione di pubblico hanno confermato che il regista Stefano Artissunch ha fatto centro anche questa volta. Il cast, ormai rodato, di soli attori professionisti, cui si sono aggiunti David Quintili (attore molto apprezzato e conosciuto su tutto il territorio regionale) e Marina Suma, star televisiva e cinematografica di fama nazionale, protagonista iMARINA SUMA E STEFANO ARTISSUNCHndiscussa della scena, hanno letteralmente conquistato la platea.
Una prova non facile, se si pensa che lo spettacolo propone un adattamento di una commedia di William Shakespeare, autore immortale, il cui linguaggio e trama narrativa possono, tuttavia, apparire poco familiari ad un pubblico di non esperti.
Marina Suma ha dichiarato: «Non avevo mai recitato uno Shakespeare, ed è stata un’esperienza importante. Abbiamo voluto rappresentare la complessità dei sentimenti umani, l’euforia dell’innamoramento e la scelta del regista di esprimere il potere della sensualità e dell’erotismo soprattutto con i movimenti fisici degli attori, con una gestualità crescente, come una danza che simboleggiasse un inno all’amore, si è rivelata vincente».
Schermaglie amorose, corteggiamenti tra innamorati, giochi di seduzione e castità, la caratterizzazione psicologica dei personaggi che nel primo tempo mantengono propositi morali e comportamenti poi ribaltati nella seconda parte della commedia, trasportano lo spettatore in un crescendo di emozioni che viene spettacolizzato da una scenografia apparentemente semplice, ma che risalta nel gioco degli effetti cromatici, di luci nei vestiti degli attori e nei movimenti di scena che a mano a mano accompagnano la narrazione. «La compagnia era matura per incontrare il pubblico - ha spiegato Alessia Bedini, attrice- e le reazioni positive di questa sera confermano che il lavoro svolto ha portato i suoi frutti».
Stefano Artissunch ha aggiunto: «Trattandosi di uno Shakespeare abbiamo cercato di trovare un adattamento linguistico attraverso i movimenti. Con questo spettacolo posso dire di aver raggiunto una maturazione registica. Ho affrontato il lavoro in maniera diversa, più calma, ho lavorato a lungo sull’adattamento del testo e ho coinvolto molto gli attori nelle note di regia. E’ stato un lavoro corale, che ha unito la compagnia ancora di più».
Lo spettacolo è realizzato in coproduzione con il Comune di Ascoli Piceno e in collaborazione con il Comune di Monsampolo del Tronto. Altri spettacoli sono fissati tra il 28 gennaio e il 1 febbraio 2009 a Offida (AP) Porto San Giorgio (FM), Mogliano (MC), Morrovalle (MC), Monsampolo del Tronto (AP).
Seguirà una tournèe nazionale tra l’estate 2009 e l’inverno 2010.