L'artista fu protagonista dell'arte italiana idealista e simbolista del Novecento
sta già considerando vero e proprio must del Natale Marchigiano. Location, ancora una volta, quella Montefiore dell’Aso che in maniera sempre più determinata si sta proponendo quale punto focale del movimento culturale Piceno. Adolfo de Carolis è stato un grande protagonista dell'arte italiana idealista e simbolista del Novecento ed ha influito, in modo determinante, nell'estetica del liberty o dell'epoca floreale, operando con ugual perizia nei campi dell'illustrazione, della pittura e della fotografia. Ha prestato la sua opera a grandi letterati, illustrando con xilografie i romanzi di Gabriele D'Annunzio e di Giovanni Pascoli attraverso uno stile inconfondibile, personalissimo, denso di contrasti di bianchi luminosissimi e neri profondissimi.
L’iniziativa, a distanza di 80 anni dalla morte (1928), intende proporsi quale apporto ulteriore alla conoscenza del De Carolis, riconoscendo all’artista nato a Montefiore la capacità di essere un precursore del valore identitario della produzione artistica minore. Anche attraverso l’esposizione di molti oggetti appartenuti alla vita più intimamente familiare, il percorso apre orizzonti di ricerca diversi il cui filo conduttore è proprio la bellezza intesa come capacità dell’uomo di esprimersi in armonia con il proprio quotidiano. Si ripropone in ultima analisi il tema caldo della biodiversità, del territorio inteso come sistema identitario di valori complessi, intorno a cui si termina fatalmente per confrontarsi.
La ricca ed articolata esposizione è frutto dell’impegno dell’Amministrazione Comunale che, in questi anni, ha promosso una importante sinergia con la famiglia dell’artista. Da questa condivisione è originato il progetto di rendere il Polo Museale di San Francesco un punto di riferimento per la conoscenza del De Carolis. Oggi la collezione del Museo, attraverso una caleidoscopica proposta di opere, studi, bozzetti e materiali documentari si segnala per qualità tra le proposte di eccellenza dell’offerta culturale regionale.