Opera prima del maestro Paolo Ceccarini ispirata al primo libro de "L'Acerba"
medievali Cecco d'Ascoli, regala alla città un concerto evento. Sabato 8 novembre alle 21 salirà sul palco del teatro Ventidio Basso il pianista Paolo Ceccarini. Il grande musicista e compositore è stato designato a far parte della squadra dei direttori artistici per il prossimo Expo 2015 di Milano.
«Il concerto nella prima parte, trae ispirazione da cinque canti del primo libro de “L'Acerba” di Cecco d'Ascoli. Ho seguito il testo nel suo divenire, nei concetti – racconta il Maestro Ceccarini – e da qui ho tratto un'elaborazione che esprimesse in musica la profondità e la spiritualità del pensiero dell'opera. Nei cinque brani mi sono svincolato dalla grande sottigliezza del testo, non avendo la possibilità di utilizzare lo strumento della voce e trovandomi di fronte ad un'opera dalle molteplici prospettive.
Soltanto nel quarto brano “Della pioggia, grandine, neve, rugiada e brina” ho usato un linguaggio onomatopeico, descrivendo la staticità della rugiada o la levità della neve – spiega Ceccarini – Nel resto dell'opera ho cercato di restituire quel senso spirituale che ho percepito».
Il concerto, nella sua seconda parte, dona maggiore forma e vivacità alle considerazioni sul sistema planetario, sulle influenze e le capacità di effetto sul mondo che si riteneva avessero i pianeti nel Medio Evo e Rinascimento. «Come segno di rispetto - dichiara Ceccarini - ho lasciato il Sole silente, ed in questo modo ancora più presente».
Tali tematiche vengono rese attraverso il processo dell’improvvisazione. «L'improvvisazione oggi è rara – dice il Maestro – ma prima di Beethoven o di Bach, in tutto il Medio Evo, l'improvvisare era sperimentato. L'improvvisazione libera è irripetibile poiché coglie le emozioni dell'unicità del momento».
«Mettere al centro la figura di Cecco d'Ascoli può sembrare un'operazione localistica – sostiene l'assessore provinciale alla cultura Olimpia Gobbi – Invece è il segno che ci stiamo “sprovincializzando”come disse anche Pasolini il quale definì “forma di autentico provincialismo” chi si vergogna di ciò che è e guarda altrove”. Sperimentando linguaggi nuovi, come in questo caso, non ci rifugiamo nel passato, ma dentro le sfide della modernità».
Il programma del concerto e tutte le informazioni relative al Premio sono disponibili sul sito www.issmceccodascoli.org
Sono disponibili ancora 150 biglietti per il concerto. Chi volesse può presentare richiesta direttamente all'Istituto superiore di studi medievali Cecco d'Ascoli.
Tel. e Fax 0736/262471 - 244984. Email: info@issmceccodascoli.org