PicenoCinema, immagini dell’epoca d’oro

PicenoCinema, immagini dell’epoca d’oro

Basata sul ricchissimo archivio iconografico dello storico “Cinema Piceno” di Cupra

“PicenoCinema. Immagini, manifesti, cartoline dell’epoca d’oro”, basata sul ricchissimo archivio iconografico dello storico “Cinema Piceno” di Cupra Marittima, rimasto in attività dal 1945 al 1963. Fondato dai fratelli Aristide e Arnaldo Laureti di Massignano, il “Cinema Impero” nasce nel 1942 con proiezioni itineranti di piazza. Nel 1945, con il nome di “Cinema Piceno”, si trasforma in sala cinematografica con sede a Cupra (nei locali dell’attuale Galleria Marconi), dove resta fino alla chiusura definitiva della stagione 1962/63. In questi vent’anni diviene il centro propulsore della cultura audiovisiva dell’epoca per l’intero territorio piceno, ieri come oggi povero di esercenti. Ricca invece è l’eredità lasciata da questa istituzione.
L’intento della mostra “PicenoCinema” (ideata da Enrico e Giuseppe De Angelis, organizzatori del festival del cinema breve CortoperScelta) è di riportare alla luce un patrimonio di manifesti, dipinti, cartoline che documentano il cinema dell’età d’oro, dei grandi attori italiani Antonio De Curtis in arte Totò, Aldo Fabrizi, Peppino De Filippo, Vittorio Gassman, Nino Manfredi, o dei divi hollywoodiani Kirk Douglas, Lana Turner, Spencer Tracy, Gene Kelly, Leslie Caron, Stewart Granger, dei quali sono conservate autentiche lettere autografe.
Di questa stagione sono raccolte anche locandine di film neorealisti e d’autore: Germania anno zero di Roberto Rossellini, Il Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini, Giovanna d’Arco con Ingrid Bergman, La vedova allegra di Ernst Lubitsch; o della commedia all’italiana: Il gaucho di Dino Risi, Totò cerca casa di Steno/Monicelli, L’arte di arrangiarsi di Luigi Zampa con Alberto Sordi, Un mostro e mezzo con Franco e Ciccio. In mostra anche 22 dipinti a olio, opera di grandissimi artisti del ‘900 che interpretano in modo originale le pellicole di quegli anni: Olympia di Leni Riefenstahl visto da Domenico PURIFICATO, Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti secondo Carlo LEVI, I soliti ignoti di Mario Monicelli nella singolare rivisitazione di Mino MACCARI, fino a Giorgio DE CHIRICO che raffigura un’astrazione del film Ferdinando I, re di Napoli. 
Ma “PicenoCinema” è anche altro: registri delle programmazioni, carteggi originali con i distributori, riviste Universal, listini di produzione di Paramount e RKO, guide pubblicitarie di LUX, Metro Goldwyn Mayer, Minerva. Rarità giunte ai giorni nostri grazie allo zelo del fondatore Arnaldo Laureti, uomo di cultura recentemente scomparso. La collezione è oggi custodita dal nipote Altido Laureti, insieme al quale è stato possibile realizzare questa mostra che racconta il secolo appena trascorso e lo spettacolo che anno dopo anno l’ha accompagnato. La mostra resterà aperta al pubblico tutti i giorni dal 26 ottobre al 2 novembre.
Orari: dalle 18.00 alle 20.00 e dalle 21.00 alle 23.00. L’ingresso è gratuito.