81, sei in più rispetto all’anno precedente) ve ne sono di nuove che non mancheranno di stimolare la curiosità dei ragazzi e non solo come, ad esempio il progetto “Archeolabor – Laboratorio didattico d’Archeologia” che ha la principale finalità di proporre un approccio diverso ed innovativo rispetto alla materia di storia.
“Vogliamo proporre – dice l’assessore alla Pubblica Istruzione, Gianni Silvestri, un approccio diverso e innovativo per rendere questa materia più concreta poiché legata a manifestazioni tangibili e materiali del passato. Partendo da un oggetto, una costruzione o un prodotto, si possono, indirettamente, ripercorrere le linee evolutive della vita di un uomo”.
Il progetto si struttura in lezioni in classe, uscite didattiche sul territorio e laboratori a carattere pratico (metodologicamente basati sul saper fare).
Quattro i moduli educativi.
Il primo, preistoria e protostoria è per la scuola dell’Infanzia e Primaria (fino alla terza classe) e prevede vari momenti: dall’introduzione all’archeologia ai laboratori con la simulazione, ad esempio, di uno scavo archeologico.
Il secondo, per le ultime due classi della scuola Primaria, riguarda i Piceni e i Romani.
In programma anche la simulazione di uno scavo di una tomba picena con corredo maschile e femminile e, a conclusione del percorso sono previste manifestazioni in cui saranno presentati i risultati raggiunti: mostra con esposizione delle opere, documentazione fotografica e filmati e rappresentazioni teatrali dei bambini con la ricostruzione di come vivevano gli antichi Piceni. L’Alto e il Basso medioevo è per i ragazzi della scuola secondaria di 1° grado.
I ragazzi studieranno la caduta dell’Impero Romano e la discesa dei barbari, i Longobardi e la nascita del potere temporale.
Il quarto modulo tratterà l’Archeologia e il territorio ed è riservato ai ragazzi della scuola secondaria di 2° grado.
Il progetto prevede anche visite al Museo Archeologico Statale di Ascoli per vedere da vicino i resti materiali del passato e come momento didattico per avvicinarsi al proprio territorio e al museo stesso come strumento storico – archeologico. Ed ancora visite al teatro romano, alla Cartiera Papale, al Museo Diocesano, all’area archeologica di palazzo dei Capitani, al tempio di Vesta e passeggiate per la città alla ricerca dei resti romani nell’architettura medievale.