diplomatosi al Circo di Mosca. Con un gustoso cocktail di piccole e grandi illusioni comiche, pantomime, battute ed improvvisazioni, Tino Fimiani è in grado di stupire chiunque, conquistando le risate del pubblico esterefatto in un vorticoso susseguirsi di gag esilaranti spesso imprevedibili e sicuramente spettacolari. Magie, litigi, mimiche, cabaret a filo diretto con il pubblico rendono la sua esibizione particolare e trascinante, un gustoso insieme di provocazioni che coinvolgono il pubblico senza alcuna discriminazione. Chi avrà la fortuna-sfortuna di inciampare tra le sue gag scoprirà, nonostante il suo intento di stupire, che qualcosa di apparentemente oscuro si rivolta contro l'artista stesso. Ed è la stessa magia che si rivolta contro il mago Tino: oggetti inanimati che prendono vita acquistando di pari passo supremazia e capacità decisionali. Allora tutto si trasforma e si capovolge di fronte ad un pubblico divertito ed esterrefatto, e gli oggetti, nel prendere sopravvento, impongono finalmente il loro represso egocentrismo. Ma attenzione: quando il clown sembra rivelarci l'arcano o quando per un attimo ci è sembrato che la maschera ci è stata calata, ecco apparire di nuovo lui... il mago? Il giocoliere? Il comico? Il ladro?