tempo è ora", pensata, organizzata e coordinata da un gruppo di giovani della Fondazione Bizzarri su misura per i loro coetanei. Questa sezione, nutrita dall’entusiasmo dei suoi organizzatori e dalla sfrontatezza della loro giovane età, propone una serie di proiezioni in cui non solo sono giovani le tematiche e i protagonisti ma anche gli strumenti usati per trattarli.
L’incontro per la presentazione della rassegna si è svolto lunedì 22, presso il Comune di Grottammare.
Il Festival sembra crescere ogni giorno di più in termini di qualità, riscontro e supporto ricevuto dagli Enti
(vedi la disponibilità totale del comune di Grottammare – che l’anno passato corse in soccorso del Festival, orfano del cinema Calabresi, ospitandolo al Teatro delle Energie, mentre quest’anno mette a disposizione la sala Kursaal; l’ospitalità dei comuni di San Benedetto e Cupramarittima).
Un discorso a parte merita il ruolo giocato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno che, con il contributo economico triennale concesso al “Libero Bizzarri’, permette una grande libertà di progettazione tanto che quest’anno vede istituito a suo titolo un premio destinato al secondo classificato nella sezione a concorso ITALIA DOC.
Oltre ai documentari, saranno proiettati per due serate speciali, il film che Mirko Locatelli ha presentato al Mostra del Cinema di Venezia, “Il primo giorno d’inverno”; una summa dei documentari senegalesi, presentati dai direttori artistici Massimo Consorti e Fabrizio Pesiri, che saranno proposti per intero in anteprima mondiale durante la rassegna; una serie di documenti relativi ad Andrea Pazienza, l’artista sambenedettese al quale il Festival ha sempre guardato con affetto e nostalgia al punto da prevedere, per l’opera più originale in concorso per ITALIA DOC, il Premio ‘Andrea Pazienza’.
Grande momento di commozione c’è stato quando Mario Di Cretico, zio di Andrea Pazienza, ha raccontato un paio di aneddoti sull’infanzia del nipote.
Per quanto riguarda le locations, la presidentessa della Fondazione Maria Pia Silla ha tenuto a mostrare la propria gratitudine all’assessore alla cultura Enrico Piergallini per l’apporto fondamentale che il comune di Grottammare continua ad offrire ed ha inoltre espresso un personale desiderio che “il Kursaal, con la sua piazza affacciata sul mare, diventi un punto di aggregazione per gli spettatori delle serate”.
Da parte sua, il vice sindaco e assessore alla cultura Enrico Piergallini ha affermato che: “Il comune di Grottammare è onorato di poter collaborare con ogni mezzo a propria disposizione per far crescere il Festival “Libero Bizzarri”, unico in Italia nel suo genere e ampiamente plaudito dagli esperti del settore. Inoltre, per "Il nostro tempo è ora" abbiamo un occhio di riguardo in quanto è dai giovani per i giovani, è una finestra aperta sul futuro. Più i ragazzi acquistano familiarità con il mezzo cinematografico e più saranno in grado di leggere tra le righe della realtà che i media gli propongono”.
“Abbiamo anche deciso di sfruttare nella sua polifunzionalità il DepArt – ha aggiunto Daniele Mariani, consigliere per le politiche giovanili del Comune –, offrendolo come sala proiezioni del docu-forum ogni giovedì da qui all’inizio del Festival. Il DepArt infatti vuole diventare punto di raccolta di energie artistiche diverse”.
E’ stato inoltre ricordato che al primo classificato nella sezione a concorso "Il nostro tempo è ora" sarà consegnato un premio in denaro pari a 2.000 euro, mentre al migliore documentario di OLTRETEMPO sarà consegnata un’opera in acciaio concepita per l’occasione dall’artista Vittorio Amadio.
Ma chi sarà a giudicare una sezione giovane? I giovani, naturalmente. Al momento ne sono circa 60 e provengono da ogni parte d’Italia, ma il numero è destinato ad aumentare visto che chiunque può andare sul sito della fondazione e chiedere di partecipare come giurato. Qualifica necessaria? Essere under 30 ed amare il linguaggio cinematografico.