Turismo, calano le presenze negli alberghi

Turismo, calano le presenze negli alberghi

Federalberghi: «Segnali di crisi generale. Il costo della vita è fuori controllo»

Vengono intervistati mensilmente oltre 1.160 alberghi italiani ubicati su tutto il territorio nazionale e distribuiti in modo rappresentativo fra le varie categorie.
Un risultato negativo pur a fronte dei dati in controtendenza dei prezzi degli alberghi. Infatti dai tabulati dell'Istat emerge come l'aumento dei prezzi degli alberghi italiani da gennaio a giugno sia stato dello 0,2% rispetto ad un costo della vita del 3,3%. Nel dettaglio i clienti italiani in albergo hanno fatto registrare un lievissimo aumento dello 0,5% (con 56,4 milioni di presenze rispetto ai 56,1 milioni del 2007) a fronte della perdita del 3,3% dei clienti stranieri (con 49,9 milioni di presenze rispetto ai 51,5 milioni del 2007).
 

Federalberghi: «Segnali di crisi generale»
«Questi segnali sono purtroppo la chiara dimostrazione di una crisi generale, aggravata da una situazione economica difficile per le famiglie italiane, penalizzate da un costo della vita quasi fuori controllo». E' il commento del Presidente della Federalberghi-Confturismo, Bernabò Bocca ai dati sui primi sei mesi dell'anno. «Mentre il calo della componente turistica estera - aggiunge Bocca - sconta per statunitensi, giapponesi ed inglesi uno svantaggioso rapporto di cambio valuta, e per il resto dei turisti stranieri l'appannamento d'immagine del nostro Paese. L'auspicio -conclude Bocca- è che da un lato la manovra economica alla quale sta lavorando il Governo ridia presto ossigeno ai portafogli degli italiani e dall'altro lato la nuova dirigenza in arrivo all'Enit-Agenzia del Turismo metta subito mano ad un ampio progetto di rilancio dell'Italia quale meta ambita a livello mondiale».