Si va dall'Africa all'universo gitano, dai Balcani all'Irlanda, dalla Galizia, alla Bulgaria, all'Italia
quest'anno è dedicato alle musiche ballabili della tradizione. Dieci gli spettacoli in programma, da quello dei Tantratribe che sembrano nati da una costola della storica ensemble senegalese Orchestra Baobab, che 26 anni fa inventò il sound afro-cubano, ai Gypsy Rhythms, che, sotto la grigia polvere del ghetto culturale nomade, reinventano le proprie sonorità senza tradirle, in una sorta di Buena Vista Social Club tzigano. E ancora, l'Orchestra di piazza Caricamento, band nata a Genova con immigrati provenienti da tutto il mondo. Dall'Africa all'universo gitano, dai Balcani all'Irlanda, dalla Galizia, alla Bulgaria, all'Italia: musiche della tradizione che scavano nelle culture più disparate, stimolando l'incontro tra mondi diversi. Il Festival e alla sua quattordicesima edizione, e non perde di vista il tema fondante della manifestazione: l'esplorazione nelle culture del mondo.