Il 2 luglio in scena "Assunta Pertuso"
Terzo appuntamento del Synergie Teatrali Festival in programma all’Auditorium Fondazione Carisap. Mercoledì 2 luglio 2008 ore 21:15, la compagnia AbeleCaino di Roma porta in scena lo spettacolo 'Assunta Pertuso (e le splendide illusioni dell'amore)', di Mirko Feliziani, con Beatrice Ciampaglia e Mirko Feliziani, spettacolo finalista al Premio Scenario 2007.
Si tratta di uno spettacolo sul desiderio d'amore e sulla ricerca dell'identità, che incarna questi temi in uno stile fatto di maschere e camuffamenti. "Assunta Pertuso" esibisce due quasi-marionette che anelano alla vita (teatrale e reale), intersecando un piano meta-teatrale (la marionetta in cerca di nuovi personaggi, per guadagnarsi nuova vita scenica) ad uno umano (miseri esseri che cercano l'affetto e l'amore e che, pur di riuscire in tale conquista, arrivano a prostituire la propria identità svilendo se stessi).
«Sono Assunta Pertuso, in carne ed ossa ma effimera come l’amore e labile come l’identità. Appaio in scena alla fine, e prima di me due folli pupazzi si affannano in parole e gesti vani: amanti dell’impossibile, come i bimbi nei loro giochi muoiono e rinascono in un batter di ciglia e i loro brevi sonni generano sogni vasti quanto il mondo. A loro, prima che io arrivi, bastino un canto, un ballo e un racconto per ammansire le ore. Sono Assunta Pertuso e il mio nome racchiude un destino: lieve come le metafore, infido come sabbie mobili. Infine, perché io arrivi, si uccida un allegro pupazzo per regalare in dono al mondo la visione della carne e il principio di tormenti e piaceri».
Ecco a voi una distesa di rifiuti dove un siparietto sta in piedi in mezzo al nulla e due strampalate marionette consumano il loro tempo nella logora ripetizione di un “grande numero” fatto di storie bislacche e canzoncine beffarde, celebrano il ricordo degli zingari che le accudivano e che le hanno poi perse nell’immondizia, aspettano il fantomatico Pertuso perché le liberi dall’oppressione delle loro maschere e dei loro camuffamenti ma il cui arrivo non segnerà altro che l’epilogo di ogni possibile storia. Nutrimento del lavoro è stata la fiaba e fiabesca è la forma di cui Assunta Pertuso infine si veste. Se come dice Bruno Bettelheim “per il bambino, e per l’adulto che, come Socrate, sa che permane un fanciullo anche nel più saggio di noi, le fiabe rivelano delle verità circa l’umanità e noi stessi”, allora Assunta Pertuso vuol essere il personale tentativo di incarnare l’esperienza interiore dell’attore/autore in una forma teatrale compiuta per indagare con una metafora ciò che a noi stessi non sarebbe altrimenti visibile.
Il costo dei biglietti per lo spettacolo è di 5 euro (sconto per i ragazzi fino a 14 anni: 3.50 euro). L'abbonamento per tutta la rassegna, invece, costa 20 euro.
Prevendita: Biglietteria Teatro Ventidio Basso, Piazza del Popolo, Tel.: 0736 244970