Teatro, in scena "Fremito" di Marinelli

Teatro, in scena "Fremito" di Marinelli

Spettacolo a cura della compagnia C.A.S.T.

con lo spettacolo “Fremito” per la regia di Alessandro Marinelli, giovane artista ascolano che vanta al suo attivo un lungo curriculum tra cui la partecipazione come attore all’“Eretico” (2006) e Don Chisciotte (2007), (entrambi per la regia di Stefano Artissunch) e come assistente regista di Armando Punzo per lo spettacolo “Pinocchio”.
Walter Finocchi, Rossana Candellori, Monica Urbini, Silvia Maria Speri, Luciano Ciampini (tutti artisti provenienti dall’esperienza feconda del teatro delle Foglie) porteranno in scena un testo ispirato a "L'innesto" di Luigi Pirandello, opera giovanile del grande autore siciliano, ma che già contiene in nuce tutti gli elementi fondamentali della drammaturgia pirandelliana in un intreccio di grande coinvolgimento emotivo. Vengono infatti trattati temi forti ed attuali come la crisi di coppia, il dramma di uno stupro, il problema dell’infertilità, l’aborto. Questa, in sintesi, la trama della rappresentazione: sposata a un uomo quasi sicuramente sterile, Laura Banti è violentata in un parco romano da un bruto che la rende gravida. Il marito vorrebbe che abortisse, ma la donna non può rinunciare ad essere madre. C’è in questa vicenda  tutto il travaglio di un conflitto insanabile che proprio l’amore, paradossalmente, alimenta e tiene in vita, un conflitto ora sotterraneo ora palese, ma pur sempre violento, che i due personaggi sono costretti a vivere fino in fondo, senza riserve, entrambi al contempo vittime e carnefici.
«Si tratta di un viaggio nell’animo umano di profonda suggestione: uno spettacolo tutto costruito sulla fisicità e il talento degli attori, un teatro di ricerca e contemporaneo che però sa comunicare con il pubblico e trasmettere emozioni forti» ha spiegato Alessandro Marinelli.
A conferire alla rappresentazione ulteriore forza espressiva contribuirà il disegno luci di Pietro Cardarelli, scenografo ascolano che a Milano ha lavorato con grandi professionisti del teatro contemporaneo. Il gioco sapiente di luci di Cardarelli plasmerà infatti lo spazio scenico dello spettacolo, creando un’atmosfera metafisica alla De Chirico in cui si muoveranno gli attori e il “fremito” del loro animo.