La band nasce nel 2002 e si afferma molto rapidamente nel Piceno
mantenendo vivo il valore della canzone? È in questo tentativo che la Grande Tribù sigilla un album di vero artigianato musicale. Un disco in cui gli odori del passato si fondono a quelli di oggi, dieci brani ricchi di contaminazioni, mescolanze, ma anche tradizioni. Per riassumere tutto questo, quale se non l'unica parola che in tutte le lingue del mondo ha mantenuto nel tempo un'unica pronuncia? Abracadabra assume il colore adatto per descrivere questo senso di magia.
Il disco sarà edito dalla Wide Production e Musicomania, due delle linee editoriali che fanno capo all'ormai celebre Wide Sound di Domenico Di Gregorio, una delle etichette italiane che passo dopo passo si è imposta sul mercato come un marchio di qualità anche a livello internazionale, stimato prevalentemente nel jazz (riconoscimento considerevole per un gruppo rock-popolare).
La band nasce nel 2002 e si afferma molto rapidamente nel Piceno e non solo grazie ai numerosi concerti carichi di suoni, colori ed energia. Nel loro curriculum anche un mini-cd autoprodotto (la grande tribù) nel Gennaio '03 e il primo album (sogni di una notte da 1/2 litro) nel Dicembre '04 prodotto dall'etichetta indipendente Ideasuoni.
Abitano nella tribù: Igor Romandini (chitarra acustica ed elettrica), Roberto Capriotti (chitarra classica), Luigi Bucci (bouzuki chitarrone e mandolino), Massimiliano Sebillo (voce), Arturo Grilli (basso elettrico ed acustico), Marcello Piccinini (batteria), Paolo Partenza (percussioni e colori dal mondo), Maco Carlini (flauto traverso ed ottavino), Domenico Di Martino (fisarmonica e violoncello) e Massimo Casagrande (fonico), tutti giovani e affiatati musicisti da tempo impegnati nella ricerca di un loro sound. Sonorità che emergono da un paesaggio dagli aromi intensamente mediterranei e testi che si identificano con le nostre conflittualità.