A Maiolo nasce il Museo del pane

A Maiolo nasce il Museo del pane

Realizzato un centro documentario sull’arte della panificazione

e tradizioni del Montefeltro. Uno scrigno per le memorie locali, da una parte, dall’altra una carta da giocare dal punto di vista turistico. Sono queste le ragioni che hanno spinto la Provincia a finanziare il recupero di una casa in pietra di fine ‘800 dove realizzare, dopo i lavori di recupero, un centro documentario sull’arte della panificazione. Un sapere, unito a un sapore, antico e una usanza popolare che lega identità diffuse nel territorio. Maiolo con la sua Festa del pane, che coinvolge da protagonisti i bambini della primarie, la raffinata produzione di Chiaserna di Cantiano e Stacciola di San Costanzo con la Sagra della crescia. Ma anche Mercatello sul Metauro. E in questo senso la Provincia intende dare vita a un “circuito” espositivo rivolto al viaggiatore e al turista.
È stato questo il primo argomento affrontato dal Consiglio provinciale di lunedì mattina che ha approvato a maggioranza (contrari An-Fi, tranne Roberto Busca che si è astenuto insieme a Carlo Ruggeri dell’Udc) l’accordo di programma tra la Provincia e il Comune di Maiolo per l’acquisto e la ristrutturazione dell’immobile dove realizzare il “Museo del pane”.
L’operazione, seguita dall’assessore ai beni storici, artistici e archeologici Paolo Sorcinelli nel progetto “Centoborghi”, prevede una spesa di 120.000 euro di cui 70.000 finanziati dall’amministrazione di viale Gramsci. Un contributo per comprare l’immobile, il resto è a carico del Comune che si occupa di progettazione e recupero.
Polemiche sono arrivate dalla minoranza sul valore di mercato dell’edificio (Di Tommaso: «Troppo elevato, in quelle zone i prezzi sono più bassi») e sulla necessità di cointestare il bene (Lo Martire: «Va fatto subito a garanzia dei soldi investiti»). Osservazioni di fatto già acquisite in fase di dibattito in commissione. Ma Sorcinelli ha voluto comunque mettere i puntini sulle “i”: «L’intervento valorizzerà dal punto di vista culturale e turistico un angolo marginale del territorio. Il “Museo del pane” rappresenterà infatti una occasione per fare conoscere le bellezze di questa località. A bene restaurato saremo comproprietari dell’immobile il cui prezzo è stato valutato da esperti secondo i valori di mercato»