L'artista è conosciuto per aver partecipato a Zelig e al Maurizio Costanzo Show
giovedì 17 aprile arriverà il mitico Rocco Barbaro, conosciuto dal grande pubblico grazie alla partecipazione in trasmissioni televisive di grande successo come "Pippo Chennedi Show", "Zelig - Facciamo cabaret", "Maurizio Costanzo Show", "Rido", "Super Convenscion 2001", "Convenscion a colori" e "Colorado Cafè". Il teatro di Rocco Barbaro ha venature autobiografiche, ma è un'autobiografia riveduta e corretta alla luce di un'implacabile senso dell'ironia. Il suo spettacolo è una parodia continua: dal consumatore stressato dal 3x2 e dalla pubblicità, agli attori alle prese con il famoso metodo Stanislavskij (quello dell'immedesimazione totale), dalla Milano che apre all'Europa e chiude all'Alfa fino ad un bel sogno-poesia interrotto da un freddo "scusi, scende alla prossima?". Essendo nato a Torino da genitori reggini e trasferitosi ben presto a Milano per motivi di lavoro, non può non raccontare in tono ironico anche la sua esperienza di emigrante alle prese con la stressante realtà meneghina.
Il suo è sicuramente un cabaret acuto con risvolti satirici, molto coinvolgente, che parla di storie vere con una comicità che, nel compromesso dell'integrazione, abbraccia ogni teorema: anche quello per il quale a Milano "un giornale che usciva il pomeriggio con le notizie del mattino si chiamava La Notte". Il suo umorismo ricorda quello di altri attori dell'area milanese che hanno fatto scuola, come Dario Fo e Paolo Rossi, comici della parola più che del gesto e della mimica, che ricavano il loro successo dall'interpretazione, in stili diversi, di ciò che avviene nella società, proprio come il "meridionale pentito" Rocco Barbaro. Lui, come loro, alterna anche spazi musicali dove si cimenta con una chitarra e canzoni che sono una trovata.