Errante Erotico Eretico, Licini a Saggi Paesaggi

Errante Erotico Eretico, Licini a Saggi Paesaggi

Sabato presso la Cartiera papale la mostra “Borghi alti di mare – orientamenti”

di Venezia” è il titolo della mostra evento con cui di fatto si apre domani, venerdì 18 aprile, “Saggi Paesaggi”, il festival organizzato dalla Provincia di Ascoli giunto alla sua terza edizione. La rassegna si articola in due sedi espositive per illustrare altrettanti percorsi della vita del grande artista piceno: la Galleria d’Arte Contemporanea di Ascoli Piceno, situata nel Polo culturale S. Agostino, accoglierà “Osvaldo Licini tra le Marche e l’Europa”, mostra che propone oltre cento opere provenienti dai più importanti musei d’Italia e da numerose collezioni private e che si propone di illustrare il conflitto, vissuto profondamente e dolorosamente dall’artista, tra l’aspirazione a vivere la propria arte nella dominante corrente artistica europea ed il richiamo alle radici, al paesaggio e alle tradizioni della sua terra natale.
L’altra sede espositiva è quella di Monte Vidon Corrado, paese natale di Licini, nel cui Centro studi liciniani sempre domani, venerdì 18 aprile, sarà inaugurata l’altra sezione dell’evento dedicata a “La stagione figurativa, i rapporti con il territorio” . Le opere ed i documenti esposti in questa mostra vogliono approfondire il forte legame affettivo tra Licini ed il territorio piceno. Le opere, alcune delle quali quasi mai esposte, appartengono alla produzione squisitamente figurativa e sono accompagnate da sessantatré carte autografe, da fotografie ed altri documenti inediti. Questo percorso si conclude con la visita alla dimora di Licini, recentemente acquisita dal Comune di Monte Vidon Corrado.
Sabato 19 aprile, alle 16, ai Musei della Cartiera Papale di Ascoli Piceno, sempre nell’ambito di “Saggi Paesaggi”, si apre la mostra “Borghi alti di mare – orientamenti”: si tratta in realtà di tre esposizioni, curate dalla Facoltà di Architettura della sede di Ascoli dell’’Università di Camerino, che si propongono di fornire nuovi orientamenti alla interpretazione dei “borghi alti di mare” nell’attuale condizione metropolitana adriatica. Opere fotografiche, mappe, disegni, materiali storici e modelli raccontano le trasformazioni del paesaggio costiero adriatico ed offrono spunti per una riflessione sul rapporto tra conservazione e trasformazione, sul ruolo delle preesistenze e sulle modalità di intervento nelle aree storicamente sensibili.