Licini, mostre ad Ascoli e Monte Vidon Corrado

Licini, mostre ad Ascoli e Monte Vidon Corrado

Sono più di 120 le opere esposte nel capoluogo piceno nella mostra antologica

dedicate a Osvaldo Licini nel cinquantenario della morte e dell'assegnazione del Gran Premio della Pittura della Biennale di Venezia al pittore, famoso per le sue opere poetiche e visionarie, dalle "Amalassunte" agli "Angeli ribelli".  
Le due esposizioni, che si chiudono il 4 novembre, danno il via all'"Anno Liciniano" organizzato sotto l'alto Patronato del presidente della Repubblica che permetterà di riscoprire l'opera di un artista "errante" attivo in un contesto europeo: da Bologna, dove frequentò l'Accademia di Belle Arti e conobbe Giorgio Morandi, a Parigi, dove fece parte dello stesso milieu artistico di Picasso, Cocteau e Modigliani.   
Licini non fu solo pittore (paragonato da alcuni a Paul Klee), ma anche poeta e scrittore, nel solco di Baudelaire e Rimbaud. Rimase sempre però legatissimo alla sua terra di origine, tanto da tornare nel 1926 insieme alla moglie, la pittrice svedese Nanny Hellstrom, a Monte Vidon Corrado, un paesino sulle colline marchigiane, dove visse fino alla morte, l'11 ottobre 1958, nutrendosi della bellezza della natura e dell'ambiente, in un costante e fervido scambio con i più importanti centri culturali europei.   Sono più di 120 le opere esposte ad Ascoli Piceno nella mostra antologica "Osvaldo Licini dalle Marche all'Europa": oltre ai lavori presenti nella pinacoteca intitolata all'artista, si potranno ammirare circa 60 dipinti provenienti dai più importanti musei italiani e stranieri, selezionati dai curatori Stefano Papetti, Elena Pontiggia, Daniela Simoni e Enrica Torelli Landini.  
A Monte Vidon Corrado la mostra "Osvaldo Licini da Monte Vidon Corrado: la stagione figurativa, i rapporti con il territorio" si occuperà invece della prima produzione dell'artista e, per la prima volta, approfondirà anche temi affettivi e più privati che ebbero un riflesso sulla sua opera, tramite documenti, fotografie, dipinti e disegni. Sede dell'esposizione sarà la casa di Licini, trasformata da anni in centro culturale: una dimora settecentesca su due piani, nel cuore del borgo in cotto rosato. Dalle finestre, scorci del paesaggio marchigiano, con una porzione di cielo che è una costante delle opere del pittore. Le stanze, che rientrano nel percorso espositivo, sono allestite con il mobilio utilizzato da Licini e decorate da due affreschi. Alle pareti molte foto inedite, alcune delle quali saranno raccolte in un libro di Alfredo Cifani con introduzione di Luigi Dania. Le due mostre sono accompagnate da un'esposizione ad Ascoli Piceno di pittori italiani contemporanei e da itinerari artistici e turistici nei fine settimana.