Piceno e Sardegna per promuovere il territorio

Piceno e Sardegna per promuovere il territorio

Due settimane di visite e sopralluoghi in aree archeologiche picene

allievi provenienti dalla provincia di Cagliari iscritti al “Corso per operatore per i servizi di custodia e manutenzione presso siti archeologici, musei, aree culturali-ambientali valorizzate” è stato illustrato stamane a Palazzo San Filippo alla presenza dell’assessore provinciale alla Formazione professionale Emidio Mandozzi, da Andrea Mora, responsabile della cooperativa “Idrea” che ha curato le attività dello stage nel Piceno e del funzionario del Servizio Parchi e Turismo della Provincia Olga Silvestri. Si tratta dello sviluppo della seconda fase del programma “Parnaso”, promosso dalla Provincia in collaborazione con lo “IAL” e finanziato dalla regione Sardegna, che, ad inizio anno, ha visto 16 operatori provenienti dalla provincia di Nuoro impegnati in un’esperienza analoga presso i musei e le aree archeologiche del Piceno.
L’azione formativa, della durata di due settimane, si è articolata in visite e sopralluoghi in aree archeologiche picene: tra le tante, la necropoli longobarda di Castel Trosino, il laboratorio del quaternario di Cupramarittima, la Pinacoteca, il teatro romano e il museo diocesano di Ascoli, il centro di educazione ambientale “Oasi la valle” di Spinetoli, il museo archeologico della civiltà Contadina di Ripatransone, le numerose ricchezze storiche di Offida. Lo stage degli operatori sardi è stato realizzato in collaborazione con i Comuni di Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto, Spinetoli, Cupramarittima, Castel di Lama, Ripatransone, la Sovrintendenza Archeologica delle Marche e la Curia vescovile di Ascoli Piceno. 
 «Il programma, frutto della sinergia tra le istituzioni picene e sarde - hanno detto l’assessore Mandozzi nel saluto agli stagisti - intende promuovere ulteriormente e in modo integrato i nostri territori ricchi di bellezze paesaggistiche, naturali e monumentali Questo progetto – ha proseguito Mandozzi – sostenuto con l’importante contributo dei Fondi europei permetterà non solo di far acquisire ai corsisti preziose conoscenze storiche, culturali e tecniche di rilievo da riportare nelle rispettive realtà lavorative in Sardegna, ma anche un modo concreto ed efficace per rispondere al crescente bisogno di occupazione con la formazione di nuove figure in grado di essere operative e rispondere al meglio alle esigenze del territorio». Al termine dell’appuntamento gli allievi sardi, grati dell’ospitalità ricevuta, hanno omaggiato l’Ente con una riproduzione di un vaso rituale legato al culto dell’acqua di epoca nuragica mentre la Provincia, in segno di amicizia e collaborazione, ha fatto dono loro di uno zaino utile per le tante attività che, certamente, saranno chiamati a svolgere in aree archeologiche e monumentali una volta tornati sull’isola.