L'artista è stato componente con Marco Della Noce del duo La Carovana
Giovedì 3 aprile i titolari Piera, Silvana e Marco hanno deciso di chiamare Cesare Gallarini. L'intervento di questo poliedrico artista milanese (oltre che attore, è regista, doppiatore, scrittore ed insegnante di recitazione) è incentrato sul tema del viaggio. Il personaggio protagonista, Vito Decimo Nono, è un immortale suo malgrado che attraversa il Novecento in una girandola di avventure impossibili, catastrofi annunciate, incontri esplosivi. Un uomo meno che qualunque, alle prese con un'immortalità che gli sta decisamente larga, uno sguardo stralunato e divertito agli italiani e ai loro vizi di questi ultimi anni. Si parla un po' di tutto, dalle cattiverie gratuite ma appaganti di Bastardik (portare la nonna a Vercelli, nelle risaie, per farle fare l'agopuntura), ai viaggi intorno al mondo dell'esploratore Ardito Seregno (parente del più "vero" Ardito Desio), alle etichette, cartelli e tabelle di Ualdo Tombolillo (suo padre lo voleva chiamare Ugo, sua madre Aldo, è venuto fuori Ualdo!), agli oggetti strani e particolari acquistati soltanto dall'ing. Scintilla che li mostra con orgoglio. Una sorta di horror show delle vendite per corrispondenza, della pubblicità (quella su stampa, non quella televisiva) e degli annunci impossibili; il tutto condito con una moltitudine di gags e battute. Uno spettacolo comico e coinvolgente dove molti si potranno riconoscere. Cesare Gallarini, ex componente con Marco Della Noce del duo La Carovana, ha preso parte a molte fortunate trasmissioni televisive tra cui si ricordano "Drive In", "Il Tg delle Vacanze", "Raffaella Carrà Show", "Seven Show" e "Estatissima Sprint". Vincitore del premio della critica al "Festival del Cabaret" di Loano e del premio Petrolini al "BravoGrazie!" di Courmayeur, ha preso parte anche ai film "Mani di fata" (regia di Steno), "La grande prugna" (regia di Claudio Malaponti), "Tre uomini e una gamba" e "Così è la vita" di e con Aldo, Giovanni e Giacomo.