La pubblicazione raccoglie la storia dei 202 marchigiani distintisi in vari settori delle arti, delle scienze, dell’imprenditoria, della politica che dal 1986 sono stati premiati dal CESMA ( Centro Studi Marche) in una cerimonia che annualmente si svolge a Roma in Campidoglio.
L’incontro si è aperto con il saluto del sottosegretario alle Politiche Regionali Pietro Colonnella, anche lui insignito del prestigioso riconoscimento, che ha ricordato che il premio fu fondato da Armando Mazzoni, già sindaco di Montottone e presidente del CESMA, che ha avuto come presidenti onorari scienziati del calibro di Giuseppe Giunchi, Carlo Marcelletti e Fernando Aiuti.
Quindi ha preso la parola l’assessore provinciale alla Cultura Olimpia Gobbi che ha evidenziato come i premi costituiscano strumento di “ricognizione” della realtà e un modo di promuovere le Marche attraverso le persone ritenute più rappresentative. La Gobbi ha poi fatto un’analisi puntuale dei premiati, scoprendo che il gruppo più consistente è costituito dagli artisti (39%), seguito dai professionisti (27%), con una prevalenza di medici, e dagli imprenditori - uno dei quali presente in sala, Franco Moschini presidente della Frau; quindi altre categorie, ma le donne, rappresentano solo il 21% del numero totale.
Si sono poi succedute le relazioni degli autori della pubblicazione. Il prof. Luigi Ricci ha sottolineato che la scelta di pubblicare questo libro, di cui ha curato anche la parte grafica, è nata dal desiderio di conservare la memoria di questo avvenimento sucarta, ancora oggi supporto più affidabile per la posterità. Il nome del premio Picus del ver sacrum (picchio della primavera sacra), come ha spiegato l’altra autrice Pina Gentili, vuole essere un omaggio alla leggenda della nascita del popolo dei Piceni, dovuta allo spostamento di un gruppo di Sabini che, valicando gli Appennini guidati da un picchio, animale sacro a Marte, si stabilirono nel nostro territorio. La prima edizione del premio, fondato nel 1984, si svolse in Campidoglio proprio per la grande importanza dei personaggi- simbolo premiati e da allora si ripete ogni anno.
Nel corso del tempo si sono aggiunti altri due premi, quello di marchigiano ad honorem attribuito a Carlo Bo, per lunghissimi anni Rettore dell’Università di Urbino; a Renzo Arbore fondatore della Lega del Filo d’oro e a Tonino Guerra lo sceneggiatore di Fellini, che hanno scelto le Marche come terra di elezione. Da sette anni poi il Presidente della Repubblica ha voluto onorare i marchigiani con una medaglia, data annualmente a coloro che hanno avuto una brillante carriera.
Si può dire che il premio porti fortuna: Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo che lo hanno ricevuto dopo il loro primo Oscar, ne hanno infatti vinto un secondo proprio quest’anno; sarà quindi di buon augurio anche per i vincitori dell’edizione “Premio Marchigiano dell’anno 2008”, di cui la Gentili ha rivelato in anticipo due nomination: Igino Straffi l’ideatore delle fatine Winx, note in tutto il mondo e il prof. Pier Paolo Mariani, il noto reumatologo che ha operato il calciatore Francesco Totti.