Operetta mon amour, ecco Pandolfi e Scolastra

Operetta mon amour, ecco Pandolfi e Scolastra

Appuntamento del mese di marzo per la Stagione Concertistica della Filarmonica Ascolana

Giovedì 6 marzo alle ore 21,00 presso l'Auditorium Fondazione Carisap, il grandissimo Elio Pandolfi attraverserà tutto il variopinto panorama di intrecci amorosi e battute del teatro leggero nel brillante spettacolo intitolato “Operetta Mon Amour”.
Un travolgente concerto-salotto in cui la musica si intreccia con il canto, la recitazione e i racconti.
Nella sua performance l’attore, gigante del palcoscenico, sarà accompagnato dal pianista Marco Scolastra e rivisiterà i suoi 58 anni di teatro.
La carrellata di successi regalerà agli spettatori alcuni dei motivi più famosi del suo repertorio, e permetterà a Elio Pandolfi di raccontare i momenti più divertenti della sua lunghissima carriera attraverso sketch, imitazioni e aneddoti.
Eclettico uomo di spettacolo e ottimo interprete, Elio Pandolfi rappresenta un pezzo di storia del teatro, della televisione e del cinema italiano degli ultimi 50 anni.
L’operetta è cronologicamente uno dei suoi ultimi amori: un genere a cui si è dedicato con continuità dal 1985. Memorabili le sue interpretazioni di Njegus ne La vedova allegra di Lehàr nei maggiori teatri italiani, così come affronta con straordinario consenso di critica il ruolo di Spalanzani ne I racconti di Hoffmann di Offenbach.
Nel 2001 ha ricevuto il premio internazionale del Festival dell’Operetta di Trieste, dove è ritornato anche per La vedova allegra, sotto la direzione di Daniel Oren. Nel luglio 2005 è stato invitato al Festival dei Due Mondi di Spoleto per la prima esecuzione assoluta de Il concerto della demenza di Vieri Tosatti, eseguito anche nel 2007 all’Auditorium Parco della Musica di Roma.
Dal debutto, avvenuto nel 1948 come mimo-ballerino al Teatro La Fenice di Venezia, nella prima rappresentazione italiana de Les malheurs d’Orphée di Milhaud (dir. Guido Cantelli), la carriera di Elio Pandolfi ha toccato praticamente tutti i generi dello spettacolo con grandissimo successo.
Nello stesso 1948 entra con Orazio Costa al Piccolo Teatro di Roma e subito dopo nella storica compagnia del teatro comico-musicale della Radio. Indimenticabili le sue partecipazioni a riviste di successo come La bisarca e Rosso e nero.
Negli anni Cinquanta la sua esperienza di attore versatile lo porta sul set cinematografico; poi ancora tanta radio e tanto varietà televisivo, specie nei panni di impertinenti “monellacci”, dapprima accanto a Sandra Mondaini, poi con l’inseparabile Antonella Steni.
Nel 1954 è al fianco di Wanda Osiris in Festival; nel 1957 è con Morelli-Stoppa in una storica edizione de L’impresario delle Smirne di Goldoni (regia di Luchino Visconti; musiche di Nino Rota). Nel 1967 è fra i protagonisti della serie televisiva Triangolo rosso. Nel 1970 partecipa a Alleluja brava gente di Garinei e Giovannini con Rascel e Prioietti, poi a Il vizietto di Luciano Salce e ad Accendiamo una lampada con Dorelli-Guida. Intensissima, infine, la sua attività di doppiatore.
Marco Scolastra è un apprezzato concertista dall’importante attività solistica e cameristica. Da alcuni anni è la spalla musicale di Elio Pandolfi per molti degli spettacoli che lo vedono protagonista.