Alessandro Grimaldi, con le sue opere, evoca lo scenario che gravita intorno agli snuff movies
La mostra completa un articolato progetto in cui l’artista indaga il concetto, estremamente attuale, di spettacolarizzazione della morte. Se nella prima tappa , dal titolo “Anatomy of a murder”, attraverso l’omicidio di J. F. Kennedy e l’america degli anni ’60, venivano analizzati i real movies ora l’attenzione è rivolta agli snuff movies. Inaugurazione sabato 8 marzo 2008 ore 18:00 in via Padre Matteo Ricci 74 / 76. Nello spazio espositivo Alessandro Grimaldi, con le sue opere, evoca lo scenario che gravita intorno agli snuff movies. Immagina la città quale terreno di caccia dell’assassino in cerca della propria vittima. Ideale preda di facili promesse, l’attricetta in cerca di notorietà diventa improvvisamente oggetto di violente e terribili perversioni. Il mondo dello spettacolo rimane sullo sfondo quale trappola senza scampo. Il lavoro dell’artista si concentra sulla morbosità che questo genere di prodotti suscita: da una parte quella di chi realizza questi film, dei quali si suppone l’esistenza, dove i protagonisti vengono realmente uccisi, dall’altra quella del pubblico disposto a vederli.
“Un lavoro che parte dalla realtà per arrivare al sentimento, una poetica capace di spazzare via in un nanosecondo il significato del termine “civiltà”.
“Il punto davvero interessante è la denuncia di un mondo crudele che si materializza in una dimensione altra, puramente immaginaria, seguendo una costruzione filmica piuttosto che documentaristica. Grimaldi suggerisce, allude, non opera con violenza anche se, l’elemento fondante della sua poetica è la VIOLENZA” (Roberta Ridolfi).
La mostra si completa con la proiezione in loop del cortometraggio “95/100” del regista siciliano Tonino Forcisi La Delfa, scomparso nel 2005, e con un intervento di Marco Pingitore, Criminologo, Presidente dell’Associazione Italiana di Psicoterapia Strategica Integrata, che firma l’introduzione in catalogo.